(ANSAmed) - TEL AVIV, 21 SET - Tracce di oppio sono state
rinvenute all'interno di vasellame di argilla in un sito
archeologico canaaneo risalente a circa 3500 anni fa. Lo
riferisce Haaretz citando una ricerca condotta dall'istituto
Weizman di Rehovot, dal Dipartimento delle antichità e dalla
università di Tel Aviv. In passato, ricorda il giornale, aveva
destato sensazione la scoperta di resti di cannabis in un sito
ebraico di culto a Tel Arad (Negev), risalente a 2700 anni fa.
La scoperta attuale, secondo gli esperti israeliani,
"rappresenta adesso la testimonianza più antica in assoluto di
un uso di stupefacenti". Il sito si trova a Tel Yahud, non
lontano da Tel Aviv. Nel 2017 furono' trovate tombe canaanee del
tardo periodo del bronzo. Accanto ai resti vi era vasellame
vario, fra cui oggetti che - secondo Haaretz - ricordavano "un
papavero capovolto". Un esame di resti organici prelevati allora
da otto di quei piccoli vasi (in parte originari di Cipro) ha
indicato che avevano effettivamente contenuto oppio. Secondo il
dott. Ron Beeri, del Dipartimento delle Antichità, è possibile
che esso fosse utilizzato per riti funebri, oppure che "fosse
stato lasciato al defunto per aiutarlo nel passaggio al mondo
dei morti". (ANSAmed).
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Archeologia: Israele, oppio in sito canaaneo di 3500 anni fa
'La testimonianza più antica di uso di stupefacenti'