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A Parigi mostra su 'Giusti' cristiani che salvarono ebrei

Organizzata congiuntamente da vescovi e comunità ebraica

Redazione Ansa

PARIGI - Cattolici ed ebrei di Francia hanno inaugurato congiuntamente una mostra che ripercorre l'azione di sei fedeli cristiani riconosciuti come 'Giusti tra le nazioni' per aver salvato degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
Realizzata sia dalla Conferenza episcopale francese (Cef), sia dal Comitato francese per Yad Vashem, la mostra intitolata 'Du cri du coeur à la voix des Justes' (''Dal grido del cuore alla voce dei Giusti'') è stata inaugurata presso la sede della Cef a Parigi dal grande rabbino di Francia, Haim Korsia e dal presidente dei vescovi, Eric de Moulins-Beaufort. L'esposizione destinata ai giovani è in programma fino al 10 ottobre presso la sede del Cef. Una mostra 'gemella' è stata inoltre allestita a Tolosa. Tra i documenti esposti, una copia della lettera di protesta che l'ex arcivescovo di Tolosa, Jules-Géraud Saliège, scrisse dopo i rastrellamenti degli ebrei dell'estate 1942 e che chiese di leggere, il 23 agosto dello stesso anno, in tutte le chiese della sua diocesi. Venne riconosciuto come 'Giusto tra le nazioni' nel 1969. L'espressione è stata coniata dopo la Seconda guerra mondiale per indicare i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dalla Shoah.
A luglio, Korsia ha chiesto che quella lettera venisse ripresa e riletta nelle sinagoghe. Lo stesso ha auspicato Eric de Moulins-Beaufort, chiedendo una lettura in chiesa per il 15 agosto scorso, nel giorno dell'Assunzione. La mostra evoca anche le storie di altri cristiani che hanno protetto gli ebrei, come l'ex arcivescovo di Lione, Pierre Gerlier, l'ex vescovo di Montauban Pierre-Marie Théas o anche il percorso di suor Denise Aguadich-Paulin o di suor Sainte-Monique, che salvarono dei bambini ebrei.

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