(ANSAmed) - OTRANTO, 08 SET - La terza giornata del Festival
Giornalisti del Mediterraneo, quella di venerdì 9 settembre - in
programma domani a Otranto - è interamente dedicata al tema
della guerra che sta sconvolgendo la quotidianità degli europei
da tempo lontani dalle atmosfere belliche.
I lavori del Festival si aprono alle 20.30, sempre in largo
di Porta Alfonsina, con l'incontro dal titolo "Che mondo dopo la
guerra?", che sarà occasione per ascoltare dalla voce di grandi
esperti di scenari internazionali il mondo post-bellico.
Relatori del panel, moderato dal giornalista del Tg1 Paolo Di
Giannantonio, l'inviata di guerra del Tg5 Gabriella Simoni, il
vicedirettore dell'Ansa Stefano Polli, l'ex ambasciatore e ceo
di"MC Geopolicy" Marco Carnelos, che spiega: "Nel ventunesimo
secolo la natura e la storia sembrano volersi riappropriare
delle loro rispettive prerogative nei confronti di un'umanità
eccessivamente confidente sulle proprie capacità. L'emergenza
climatica, la pandemia, e da ultimo il conflitto in Ucraina con
la crisi energetica ed alimentare, stanno rimettendo in
discussione certezze che erano considerate come acquisite. Il
mondo potrebbe assumere caratteristiche ben diverse da quelle
degli ultimi decenni, dove è stato contraddistinto da un ordine
mondiale basato su regole concepite e applicate dagli Stati
Uniti e dai loro alleati. Potrebbe emergere un sistema
multipolare segnato da visioni diverse e confliggenti circa le
regole dell'ordine mondiale e con sistemi finanziari e
commerciali in competizione tra loro e non più integrati dalla
globalizzazione che abbiamo conosciuto negli ultimi tre
decenni".
Scenari preoccupanti che hanno ricadute immediate sulla
nostra vita quotidiano, fa notare Salvatore Toma, presidente di
Confindustria Taranto, anch'egli ospite del panel: "Un conflitto
dalle ripercussioni disastrose su tutta la nostra economia: per
fare un esempio, solo nel settore che mi riguarda personalmente,
quello del fashion, l'export è diminuito del 100 per cento verso
l'Ucraina e dell'80 per cento verso la Russia".
Tra gli ospiti del primo panel anche Paolo Ruffini, prefetto
del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, che
sottolinea: "E' sempre difficile quando si è nel mezzo di una
cosa, pensare al dopo. E' sempre difficile nel mezzo di una
guerra pensare alla pace. E' difficile, ma è necessario. Per non
rimanere inchiodati a un presente senza futuro. E il futuro che
il presente ci chiede di pensare - come dice il Papa - è un
futuro senza guerra, senza guerre, senza la corsa al riarmo. E'
un futuro che ci riconsegni la consapevolezza che non è con le
guerre che si risolvono i conflitti. Un futuro dove anche il
giornalismo sia giornalismo di pace".
Anche il secondo panel della giornata, quello delle 22, sarà
incentrato sulla crisi bellica in corso: moderato da Alessio
Lasta, giornalista La7, l'incontro, dal titolo "Le due guerre.
Il conflitto russo-ucraino e la propaganda social", vedrà a
confronto Giuseppe Brindisi, conduttore di "Zona bianca" (Rete4)
e David Puente, vicedirettore di "Open".
Ospite del Festival dei Giornalisti 2022, domani sera, anche
il progetto "Levantina", talk itinerante dedicato al dialogo
tra Italia e Grecia promosso da Myth euromed. Un dibattito sui
temi legati al contesto mediterraneo di Italia, Puglia e Grecia,
nel quale sarà presentato il libro "D'inverno, Venezia"
(Ensemble editore) di Patrizio Nissirio. Insieme all'autore,
giornalista e scrittore responsabile di ANSAmed, servizio
dell'ANSA sul Mediterraneo, Alberto Cotrona di Myth euromed
(ore 20.30 Biblioteca Le Fabbriche di via del Porto 1).
(ANSAmed).
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Festival Giornalisti Med, la guerra domina la terza giornata
Tra gli eventi collaterali Levantina, dialoghi Italia-Grecia