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Marosi festival a Stromboli porta l'arte contro calamità natura

Un'avventura estetica che punta a formare un polo internazionale

Redazione Ansa

NAPOLI - Un'isola siciliana al centro del Mediterraneo, colpita da un grave incendio in primavera e da una recente devastante alluvione.
Dopo un periodo difficile, Stromboli torna in primo piano in maniera positiva con la quarta edizione del Marosi Festival, il progetto curato da artisti per realizzare un habitat dove il processo creativo genera l'incontro fra persone, geografie, professionisti del palcoscenico, linguaggi e opere. Danza, musica, cinema, installazioni, performance, laboratori, sono le traiettorie che dal 29 agosto al 4 settembre accoglieranno le doti della rassegna che torna dopo 2 anni di stop dovuto al covid e che punta su esperimento e sensibilità artistica. Nato da un'idea di Giulia Ferrato e sviluppato con Anna Basti e un team artistico/tecnico ogni volta mutevole, Marosi è un'avventura estetica che ha l'obiettivo di formare un polo internazionale dedicato alla ricerca artistica e al processo creativo nel Sud Italia.
"La notte del 12 agosto - spiega Giulia Ferrato, direttrice artistica di Marosi - una tormenta ha messo ancora una volta a dura prova Stromboli e i suoi abitanti. Dopo l'incendio del 25 maggio che ha annientato gran parte della vegetazione e della flora autoctona della riserva Unesco, enormi quantità di acqua e fango si sono riversate nelle strade, nelle case e nelle attività commerciali del paese, provocando ingenti danni e causando rischi per la vita dei cittadini. Marosi ha scelto di continuare il suo festival nella convinzione che in fasi di crisi l'arte e la cultura sanno offrire sollievo emotivo ai luoghi e ricucire i tessuti sociali feriti. È indispensabile che gli operatori artistico-culturali di un'isola fragile e potente qual è Stromboli non si tirino indietro in questo momento così tortuoso e difficile, perché oggi Stromboli ha bisogno della cura, dell'amore, dell'attenzione e della presenza di quante più persone possibile".
In questa edizione il Marosi verrà sintetizzato ogni giorno in uno speciale format su Fango Radio online, che racconta il festival e i retroscena, a cominciare dalle esperienze degli artisti coinvolti e dalle reazioni dei cittadini isolani e dei visitatori. Nell'ampia dinamica polifonica, in cui i linguaggi si mescolano e coesistono, saranno protagonisti del Marosi la coreografa Valeria Apicella in simbiosi con la fotografa Ilaria D'Atri, la performer italo-spagnola Annika Pannitto, il performer slovacco Peter Jasko, la coreografa-cantautrice Clara Furey, le coreografe-performer Maya m. Carroll e Chiara Orefice (con Stefano Costanzo). Quindi i compositori/musicisti/ricercatori sonici Giovanni Lami, Giuseppe Cordaro con Icio Omegha, Pietro Santangelo e Stefania Alos Pedretti. A Maya Deren è dedicata una retrospettiva di film realizzati negli anni '40/'50. Infine, le creazioni sospese tra corpo e immagine di Alessandro Soresini, Roy Carroll e Maya M.
Carroll, Matteo Brizio con Vittoria Assembri. Per i laboratori che sapranno coinvolgere tanto gli adulti quanto i bambini, da non trascurare i segmenti pedagogici "Art & Community Kids - Meet the Choreographer" con Annika Pannitto e "Art & Community Adults", classi di movimento aperte alla popolazione.

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