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A Lisbona documenti raccontano 'guai' Saramago durante dittatura

Mostra all'Archivio di Stato a cent'anni da nascita scrittore

Redazione Ansa

LISBONA - Si inaugura oggi, 2 agosto, presso la sede dell'Archivio di Stato, a Lisbona, una mostra dedicata allo scrittore José Saramago (1922-2010). L'evento è solo uno della serie di iniziative che culmineranno a novembre, ma che costellano un po' tutto questo 2022, anno del centenario della nascita del romanziere portoghese che nel 1998 vinse il premio Nobel della letteratura.

Prerogativa di questa esposizione è quella di rivelare al pubblico documenti inediti di provenienza dallo stesso Archivio di Stato, tutti riguardanti la vita e l'opera dello scrittore e attivista politico, soprattutto negli anni in cui era "attenzionato" dalle autorità, ossia durante la dittatura di António Oliveira Salazar prima e di Marcelo Caetano poi.

Fra i documenti spiccano diversi dossier su di lui aperti dalla polizia politica, la PIDE/DGS, una lettera alla figlia Violante, incarcerata nel 1973 per aver festeggiato il 1º maggio, e alcune carte riguardanti la fondazione di un settimanale di informazione e critica intitolato O Diabo, cioè il diavolo, che ispira anche il titolo della mostra: "José Saramago e alcuni documenti del Diavolo". La mostra resterà aperta al pubblico fino al 6 settembre.

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