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'Mediterraneo, vite sotto assedio', docu Rai su ricchezza natura

Produzione internazionale su ciclo della vita tra terra e mare

Redazione Ansa

ROMA - Una lunga e accurata scoperta delle ricchezze naturali nel Mediterraneo ma anche delle minacce di distruzione costanti con la speranza di riuscire a fermarle. E' questo il cuore di "Mediterraneo. Vite sotto assedio", un documentario che la Rai manda in onda in due prime serate speciali su Raidue il 17 giugno e il 24 giugno, realizzato da una collaborazione internazionale tra Rai Documentari, Fabula Pictures, Boreales, France Télévision e BBC. Una produzione internazionale di altissima qualità in un doppio appuntamento alla scoperta della ricchezza naturale del Mare Nostrum e della sua incredibile capacità di rigenerazione e resilienza. Per quattro anni squadre di documentaristi appassionati, con l'aiuto di scienziati e specialisti, hanno indagato per riportare le immagini più suggestive di questo incredibile ecosistema.

Il Mar Mediterraneo, uno dei centri della civiltà europea, è stato per secoli sfruttato dai paesi che vi si affacciano. Per quattro anni squadre di documentaristi appassionati, con l'aiuto di scienziati e specialisti, hanno indagato per riportare le immagini più suggestive e spettacolari di questa lotta.

Mediterraneo, con la voce narrante di Claudia Pandolfi, guarda le minacce di distruzione con la speranza di riuscire a fermarle. Quale modo migliore di raccontare la grande storia della vita nel Mediterraneo se non attraverso il ciclo della vita? Un viaggio straordinario tra Italia, Francia, Grecia alla scoperta della vita che cresce tra terra e acqua, all'interno di un ecosistema piccolo e al tempo stesso densamente popolato come quello del Mar Mediterraneo, spesso minacciato dalla mano dell'uomo.

Le reti da pesca, l'inquinamento, il riscaldamento globale, il traffico marittimo possono mettere a rischio la vita, la riproduzione e la sopravvivenza delle specie - animali e vegetali - che popolano il bacino del Mar Mediterraneo. Accade per la tartaruga marina o il tonno rosso, che compiono viaggi incredibili attraversando i mari, per deporre le proprie uova, rischiando la loro stessa sopravvivenza o per i capodogli, che vivono in branchi uniti dalla loro matriarca, minacciati dall'inquinamento acustico dell'esplorazione petrolifera.

L'equilibrio tra l'uomo e gli altri esseri viventi è sempre più difficile. Guillaume Néry, campione di apnea, lo spettatore nelle grotte sottomarine della Grecia per incontrare un animale che è quasi estinto: la foca monaca maschio lontana dalla sua famiglia per una tempesta, mentre anche le balenottere temono per la vita dei propri piccoli minacciati dalle barche. Ma nonostante vivere nel mare nostrum sia una bella sfida, fauna e flora riescono a prosperare perché l'uomo è in grado anche di portare rispetto a questo immenso tesoro. Come i falchi grillai di Matera, che hanno da sempre un rapporto speciale con gli abitanti che non solo hanno permesso loro di nidificare sotto i tetti ma se ne prendono anche cura, o i pescatori di pesce spada nello Stretto di Messina, che rispettano gli esemplari che catturano e tutelano la rigenerazione di questa risorsa. Il lungo documentario descrive quindi anche come salvaguardare la biodiversità di questo complesso ecosistema è importante per preservare il nostro stesso futuro.

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