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Media occidentali accusano la Turchia di censura

Deutsche Welle e Voice of America presenteranno denuncia

Il direttore generale di Deutsche Welle, Peter Limbourg

Redazione Ansa

ISTANBUL - Deutsche Welle (Dw) e Voice of America (Voa) hanno annunciato che non presenteranno domanda per ottenere una licenza necessaria affinché la versione in turco dei loro siti possa continuare ad essere on-line. Lo fa sapere il portale turco Duvar secondo cui Dw e Voa presenteranno denuncia o faranno appello alla richiesta.

L'autorità turca sulle telecomunicazioni Rtuk aveva dato lunedì 72 ore di tempo a Deutsche Welle, Voa ed Euronews per presentare le richiesta necessaria ad ottenere la licenza pena l'oscuramento della versione turca dei loro siti. "Questa mossa dà alle autorità turche la possibilità di bloccare tutti i contenuti relativi a notizie critiche se queste non vengono cancellate. Questo crea un'aperta possibilità di censura. Ci opporremo a questo e presenteremo denuncia ai tribunali turchi", ha affermato il direttore generale di Deutsche Welle, Peter Limbourg. "Senza altre alternative, Voa ritiene che sarà obbligata a presentare un'obiezione alle autorità di controllo turche rispetto alla richiesta di fare domanda per ottenere una licenza", si legge in una dichiarazione di Voa.

Un membro di Rtuk nominato dal partito di opposizione Chp ha sostenuto che con la richiesta di ottenere la licenza, "per la prima volta vengono messi nel mirino i media internazionali".

Secondo i dati del portale Expression Interrupted, finanziato dall'Ue, dopo il tentato golpe del 2016 almeno 170 tra radio, riviste, siti web e canali televisivi sono stati chiusi in Turchia.

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