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Italiana in evidenza al Cairo con l'arte della calligrafia

Prima personale di Leoni, fra tradizione islamica e faraonica

Redazione Ansa

IL CAIRO - Un'italiana, Antonella Leoni, torna ad imporsi all'attenzione del panorama artistico del Cairo con la sua prima personale di opere realizzate su papiro, coniugando cultura islamica, universalismo dei valori e tradizione faraonica.

L'esposizione, in programma dal 20 novembre al 4 dicembre nella capitale egiziana, è il più recente tassello di un'attività artistica che già aveva ricevuto un riconoscimento quando Leoni, nel 2018, fu la prima italiana ad essere ospite della Biennale internazionale di arte della calligrafia araba del Cairo.

L'emiliana, residente in Egitto dal 2015, presenta stavolta la sua recente produzione rivelando 30 opere frutto di un approccio che una brochure digitale di presentazione della mostra definisce di "una connotazione mistica la quale rende i suoi lavori noti per immaginazione e contemplazione del Divino".

Leoni aveva conseguito nei primi anni 2000 un diploma in Arti Orientali alla Royal Holloway University di Londra trovando - come ha ricordato l'artista ad ANSAmed - "immediato e profondo interesse" per le arti decorative del mondo islamico.

Un tema dell'opera scelta per la locandina della mostra contiene una colomba "universalmente riconosciuta come simbolo di pace, devozione e amore universale", segnala la brochure ricordando che nell'iconografia cristiana questo volatile rappresenta "lo spirito".

L'artista, che realizza anche opere astratte utilizzando antiche tecniche della "marmorizzazione", ha conseguito anche un diploma in calligrafia araba presso la più antica Scuola d'Egitto dedicata a questa disciplina, la "Khalil Agha" del Cairo. E i caratteri arabi, assieme a elementi figurativi, abbondano su questi papiri che saranno in mostra alla "Odissey Art Gallery" col titolo "From letters to stories" (dalle lettere alle storie).

"Il processo creativo di Antonella Leoni, concepito e formato in Egitto, sembra nato direttamente dal clima culturale egiziano" pescando "fin dalle sue più antiche origini", sintetizza la brochure di presentazione: infatti l'artista "non trae ispirazione solo dalla cultura islamica" ma si esprime anche "nell'intuizione della tradizione faraonica". Il papiro stesso, "anch'esso segno di vita", è "un elemento vitale e non solo un supporto per la scrittura", viene evidenziato.

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