Rubriche

Arte: Montenero omaggia in pittura 'Ouatann' di Azza Filali

24 tele dell'artista italiana all'Espace Art Sadika a Tunisi

Una delle tele di Chiara Montenero esposte a Tunisi Grammath

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI - Sono due donne le protagoniste della mostra tra arte e letteratura in programma dal 1 al 30 ottobre all'Espace Art Sadika a Tunisi Gammarth: in mostra 24 tele di Chiara Montenero, che traggono ispirazione dal romanzo "Ouatann. Ombre sul mare" della tunisina Azza Filali.

L'esposizione, a cura di Irene Niosi, realizzata in collaborazione con l'Istituto italiano di Cultura di Tunisi, mette in evidenza il percorso artistico volto al confronto dialettico tra pittura e letteratura portato avanti da Montenero, poetessa e scrittrice eclettica, approdata alle arti visive con una tecnica originale divenuta subito sua riconoscibile cifra stilistica. A fare "da sfondo il tema a lei tanto caro del mare, un elemento che ritorna spesso nelle sue opere", scrive nell'introduzione la curatrice spiegando che "non è certo un caso che Montenero abbia scelto il romanzo di Azza Filali, dal titolo significativo 'Ouatannn, ombre sul mare'.

Intraducibile in ogni altra lingua il termine ouatann, esprime il concetto di patria, dei suoi valori e delle sue tradizioni.

Rivela, in una parola, una nazione intera, la Tunisia e il suo mare. Quello stesso mare in cui Montenero si è formata - al quale si è ancora più legata dopo il trasferimento nella sua seconda patria (Hammamet in Tunisia, ndr) - e che usa come interlocutore e contenitore inconsapevole per dialogare con le sue due anime, la pittura e la letteratura, il suo primo mestiere". "Le storie dei personaggi del libro di Filali - prosegue la curatrice - costituiscono il presupposto da cui trarre ispirazione, in cui la potenza evocativa di una frase passata prima al setaccio delle emozioni, va a indirizzarsi verso un processo che potremmo definire alchemico - anche se nel ventunesimo secolo è più appropriato parlare di multimedialità - dove scrittura e pittura comunicano fra loro, si specchiano l'una sull'altra in una serie infinita di scambi e interscambi".

Montenero, spiega ancora Niosi, "cattura frasi del libro, le assembla e le assegna dentro uno spazio dove regnano in ordine o in disordine, il segno è l'impasto del colore ma anche della sua stratificazione o della sua sottrazione, la materia o l'assenza di essa, in un'esperienza unica e irripetibile, un confronto dialettico senza conflitto, dove non esiste né la supremazia della parola, né quella della tela. È questa un'esperienza che nasce nello spirito dell'arte multimediale", scrive ancora Niosi.

"Ouatann. Ombre sul mare", edito in Italia da Fazi, è "un romanzo che racconta in modo inedito la Tunisia prima della Rivoluzione: la disoccupazione, la perdita delle speranze, il sogno di Lampedusa, la ricerca di un'identità che non può costituirsi che nell'alterità e nella memoria. Un romanzo sorprendente, per gli amanti di intrecci possenti e della grande letteratura classica, in cui il tono intimista si adatta a un racconto sfaccettato che assume anche i caratteri del noir".

Filali è stata definita dal giornale francese Le Monde come "donna di lettere e di scienza, al tempo stesso impegnata e libera dal peso delle ideologie, una delle voci più forti e più sensibili della Tunisia odierna".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it