(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Non è possibile fermare Noa e la sua
esplosiva creatività, non c'è riuscita neanche la pandemia e il
conseguente lockdown: in quei mesi di chiusura ha registrato
insieme al suo storico partner musicale Gil Dor l'album
'Afterallogy', in cui si addentra in grandi classici jazz
americani. E appena è stato possibile ha ripreso la sua
instancabile attività dal vivo - con una lunga tournee italiana,
lunedì era a Roma, stasera al Roccella jazz Festival - con un
progetto futuro che già la affascina: "Vorrei iniziare ad
improvvisare le liriche, in modo spontaneo, non come col jazz,
dove si improvvisa su accordi e ritmo stabiliti, ma con una
completa spontaneità. Mi sembra il modo più adatto a reagire a
quel che succede attorno a noi".
"Ho avuto un anno di Covid interessante - racconta ad
ANSAmed - , a parte registrare 'Afterallogy', dopo molto tempo
ho avuto l'occasione di passare del tempo con i miei figli. Ho
anche fatto qualcosa per l'Italia, in particolare per Bergamo,
dei concerti in streaming da casa per aiutare gli ospedali,
abbiamo raccolto un sacco di soldi".
La musicista israeliana, in questo tour propone innanzitutto
l'ultimo album, ma fa anche incursioni nel suo vasto repertorio
- la sua carriera ha ormai 31 anni - con un occhio di riguardo
per la canzone napoletana (cui nel 2011 ha dedicato l'album
Noapolis), proponendo perle come 'Era de Maggio' o 'Alla fiera
di Mast'André'.
"Adoro la canzone napoletana, feci quell'album perché il
mondo la considera solo divertente, invece è musica
straordinaria che dovrebbe essere meglio conosciuta. Io per
esempio amo moltissimo le villanelle (antico genere di musica
popolare inizialmente solo vocale nata a Napoli, ndr) Il
pubblico è impazzito. E poi naturalmente 'Beautiful That Way',
da 'La vita è bella'. A Roma mi è venuto a salutare Nicola
Piovani, grande musicista e mio grande amico e mi ha suggerito
una traduzione per 'Afterallogy', 'Dopologia', che mi sembra
bellissima". Un'amicizia ma anche una collaborazione artistica:
nel 2004 i due esibirono insieme in uno storico concerto a
Delos, isola greca disabitata dall'antichità, vicino Mykonos,
portando in scena 'L'isola della luce', scritta da Piovani con
testi di Vincenzo Cerami.
Noa, nel corso della sua carriera, ha suonato e cantato
ovunque nel mondo, davanti a tante nazionalità diverse, e tiene
moltissimo a comunicare con gli spettatori anche oltre la
musica. "Il mio italiano non è perfetto - dice - ma mi sono
fatta aiutare per dire delle cose in italiano durante il
concerto, credo questo crei un legame speciale con le persone,
sentirsi parlare nella propria lingua". Dopo il tour una pausa a
casa in Israele per riposarsi un po'? Non fa per Noa: "Penso di
registrare un nuovo album nei prossimi due mesi", risponde.
(ANSA).
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ANSA/Noa, prossima sfida, 'vorrei improvvisare le liriche'
Cantante in tour in Italia con nuovo album 'Afterallogy'