(ANSAmed) - TARANTO, 23 LUG - Arriva a Taranto la seconda
tappa del percorso che narra il dialogo tra mondo etrusco e
della Magna Grecia, attraverso due giganti dell'Italia antica:
la colonia spartana di Taras-Taranto e l'importante città della
Dodecapoli etrusca Vatl-Vetulonia, in Toscana.
Dopo l'apertura a fine giugno della mostra di Vetulonia
dedicata agli "Dei del mare" pugliesi, aperta nel Grossetano
fino al 7 novembre, è stata inaugurata l'esposizione al Museo
nazionale archeologico MarTa di Taranto, aperta fino al 9
gennaio: "Taras e Vatl. Protagonisti del Mediterraneo a
confronto. Archeologia di Vetulonia a Taranto", a cura della
direttrice Eva Degl'Innocenti e del funzionario archeologo
Lorenzo Mancini, in collaborazione con la direttrice del Museo
civico Archeologico "Isidoro Falchi" di Vetulonia, Simona
Rafanelli.
Un convegno internazionale, a Taranto in novembre,
approfondirà il rapporto tra Taras e Vatl. Al MarTa, in due
sezioni, la mostra espone tra l'altro la ricostruzione in scala
1:1 del tumulo etrusco di Poggio Pelliccia, la tomba tarantina
del fanciullo, il legame delle due realtà con i centri
commerciali allora più importanti del Mediterraneo (Egeo, Asia
Minore). In esposizione anche alcune fibule in oro con teoria di
cavalieri, appliques in bronzo raffiguranti leoni, provenienti
dal tumulo di Poggio Pelliccia; poi, una parure in oro
proveniente dalla necropoli di Ruvo di Puglia (Bari), corredi
funebri, un leoncino in maiolica da una sepoltura infantile
proveniente dall'area dell'Arsenale Militare di Taranto.
(ANSAmed).
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