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Cinema: nel 2020 in Francia produzione giù del 20%

Riprese ripartite grazie a grande piano di garanzia contro Covid

Photocall a Parigi per il film Antoinette nelle Cevennes uscito nel settembre 2020

Redazione Ansa

ROMA - La produzione di film è scesa del 20 per cento nel 2020 in Francia secondo i dati pubblicati oggi dal Centro Nazionale di cinematografia (Cnc), il calo più significativo degli ultimi 10 anni. In totale nell'anno appena trascorso, il Cnc ha vistato 239 lungometraggi, con un investimento di 784 milioni di euro decisamente sotto la media, visto che negli ultimi dieci anni questi stanziamenti hanno sempre superato il miliardo di euro. La maggior parte dei film girati in questo anno di pandemia è del resto ancora in attesa della riapertura delle sale, visto che in pochi hanno deciso di rinunciare al grande schermo in favore delle piattaforme.

Per quello che riguarda in particolare le riprese, il grande piano di garanzia contro il Covid messo in atto nel Paese ha permesso una rapida ripartenza del settore subito dopo la fine del primo lockdown. Questo non ha impedito un calo del 30 per cento delle giornate di riprese, con una flessione meno pronunciata per quelle fatte in territorio francese rispetto a quelle all'estero. Il 2020, viene sottolineato, è stato comunque segnato dai mesi di chiusura delle sale cinematografiche, durante i lockdown, e poi dalle riaperture ridotte in osservanza dei protocolli sanitari. Per evitare un blocco della filiera di produzione, il Cnc ha dato vita ad un fondo di garanzie per le riprese che prevede il versamento di indennità in caso di stop dovuti a un contagio Covid. Secondo quanto riporta Afp vi avrebbero fatto ricorso 564 produzioni. Altri aiuti fino a 24 milioni di euro hanno permesso di evitare il ricorso agli ammortizzatori sociali nel settore.

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