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Cinema: il Francofilm Festival torna in sala virtuale

Dal 17/3 online 14 lungometraggi e 1 corto da paesi francofonia

Redazione Ansa

ROME - Il 17 marzo l'Institut français-Centre Saint-Louis (Ifcsl) apre le porte della sua sala virtuale con l'11ma edizione del Francofilm - festival del film francofono di Roma, ideato e coordinato dall'Ifcsl, in collaborazione con le Ambasciate e le rappresentanze di Paesi membri del Gruppo delle Ambasciate francofone a Roma e con il patrocinato dal Festival International du Film Francophone de Namur (Fiff).

Appuntamento sulla piattaforma FestivalScope per cinque giorni di proiezioni, per la maggior parte inedite in Italia.

Tutti i film, esclusi due, sono in versione originale, sottotitolati in italiano. L'accesso è gratuito, disponibile su tutto il territorio italiano, con una capienza limitata a quella della sala virtuale.

Il festival offre un panorama del mondo poliedrico della francofonia rappresentato dall'Organizzazione Internazionale della Francofonia (www.francophonie.org) che ha festeggiato nel 2020 il suo 50mo anniversario. Il festival ne sposa la missione: promuovere la cultura francofona e la lingua francese attraverso attività artistiche, e ne condivide i valori democratici universali.

La rassegna presenterà 15 film per fare viaggiare lo spettatore nel cuore della diversità delle culture francofone.

Sono 14 i lungometraggi in concorso, provenienti da altrettanti paesi membri della Francofonia: Albania, Armenia, Belgio, Bulgaria, Burkina Faso, Canada-Québec, Francia, Libano, Lussemburgo, Marocco, Romania, Senegal, Svizzera, Tunisia. Ciò che accomuna i protagonisti dei film in competizione è la lotta per difendersi, farsi valere, ovvero il concetto di uno contro tutti, tutti contro uno! Quest'anno il festival è arricchito da una nuova sezione dedicata ai documentari, con la proiezione di Siberia in the Bones (Repubblica di Moldova, 2019) di Leontina Vatamanu, che segna anche la prima partecipazione del paese al festival.

Come ogni anno, gli spettatori potranno esprimere il proprio voto determinando il Premio del Pubblico. Una giuria di professionisti del cinema presieduta da Romano Milani, segretario generale del Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani, e composta da Antonio Flamini, direttore artistico del Roma Africa Film Festival (Raff) e Daniela Currò, ex-conservatrice alla Cineteca Nazionale - Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, assegnerà inoltre il Gran Premio della Giuria.

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