(ANSAmed) - BEIRUT, 11 GEN - Si intitola "Arte ferita" ed è
una mostra aperta a Beirut fino alla fine di questa settimana
dedicata alla devastazione causata dalla duplice esplosione del
porto di Beirut il 4 agosto scorso. In quella che è stata
definita una delle più potenti esplosioni non nucleare della
storia, sono morte 200 persone, più di altre 6mila sono rimaste
ferite e un terzo della capitale libanese è stata danneggiata,
costringendo circa 300mila persone ad abbandonare,
temporaneamente o per sempre, le loro case. Sfigurate, come
moltissime vittime dell'esplosione, sono ora esposte alcune
delle opere d'arte rimaste danneggiate nel disastro.
L'esplosione è allestita a Villa Audi nel cuore di
Ashrafiye, quartiere definito "disastrato" dall'esplosione. E la
stessa sede di Villa Audi, fondazione privata legata al gruppo
bancario Audi co-sponsor della mostra, è rimasta profondamente
toccata dalla devastazione del 4 agosto. Tra le opere d'arte
esposte ci sono i quadri dell'artista britannico Tom Young, da
anni trasferitosi a Beirut e il cui atelier e abitazione sono
stati danneggiati dall'esplosione. Le sue tele esposte fino al
16 gennaio appaiono squarciate ma riparate con punti di sutura.
La mostra ospita anche la scultura di metallo dell'artista
locale Nayla Romanos Illiya, anch'essa danneggiata dall'urto
della deflagrazione.
A Villa Audi sono anche esposti nove quadri dell'artista
libanese Nabil Nahhas e che sono stati realizzati dopo la
tragedia. Le tele riprendono il tema della devastazione causata
dall'esplosione di 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio,
lasciate colpevolmente per sette anni nell'hangar n.12 dello
scalo marittimo della capitale libanese. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Una mostra per ricordare l'esplosione del porto di Beirut
'L'arte ferita' aperta fino al 16/1 nella capitale libanese