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Cinema: a Nour Gharbi Premio 'Immaginari Migrazione Globale'

Con progetto La Pecora, assegnato da UniRoma3 con AAMOD

Redazione Ansa

ROMA - Il Dipartimento Filosofia Comunicazione e Spettacolo - Università Roma Tre in collaborazione con AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico) ha assegnato il premio "Immaginari della Migrazione Globale" al regista Nour Gharbi con il progetto La Pecora (punteggio 88/100). Lo annuncia il Dipartimento in un comunicato.

Nelle motivazioni il Dipartimento afferma che "il progetto propone un soggetto originale, che evoca in modo efficace e poetico le differenze culturali e religiose, l'abilismo e lo specismo, mostrandone le intersezioni e le risonanze metaforiche".

Inoltre, prosegue il comunicato, "il progetto dimostra grande professionalità e possibilità di realizzazione, ha alle spalle una casa di produzione molto solida e impegnata nel sociale, e un regista che ha dato ampia prova delle proprie qualità".

Nato a Parigi dove si è diplomato in Cinema a La Sorbone, Nour Gharbi vive attualmente a Roma. Nel 2014, Rimbalzello, il suo primo cortometraggio, ha vinto il Premio Speciale della Critica al Maazzeni Film Festival. Tra il 2015 e il 2016, ha portato a termine tre altri cortometraggi, Mokusatsu, con i quali ha vinto 25 premi ed è stato selezionato in oltre 70 festival tra cui l'Ischia Film Festival e il Foggia Film Festival. A novembre 2017, ha fondato la Raganella Production, una piccola casa di produzione, con la quale sviluppa i suoi nuovi progetti, tra cui la sua opera prima di lungometraggio.

Il Premio "Immaginari della Migrazione Globale" intende sostenere la produzione di un film diretto da un regista dal background migrante, precisa il Dipartimento nel comunicato. Il Premio consiste in un contributo di 3000 euro ai quali si aggiungono attrezzature di ripresa e servizi di postproduzione offerti dal CPA - Centro Produzione Audiovisivi e filmati di repertorio offerti da AAMOD (destinati alla realizzazione del film).

La missione del Premio è quella di "incentivare le voci di background migrante ad esprimere la propria sensibilità e visione su un tema così attuale sul quale purtroppo raramente vengono chiamati in causa come autori/autrici della narrazione i soggetti direttamente coinvolti", sottolinea il comunicato.

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