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Italia-Israele: primo 'Roadshow' tra le università dei due Paesi

Ambasciatore Benedetti, presupposto per migliore cooperazione

L'ambasciatore d'Italia in Israele Gianluigi Benedetti

Redazione Ansa

TEL AVIV - Oltre 90 rappresentanti di università italiane e israeliane si sono incontrati virtualmente in questi giorni in occasione del primo 'Roadshow delle università italiane in Israele'. L'iniziativa, promossa dall'Ambasciata d'Italia in Israele in collaborazione con il 'Council for Higher Education' israeliano, ha previsto - è detto in un comunicato - due giornate "in cui 11 università italiane si sono presentate a una ventina di università e college di alta formazione israeliani".

Il programma - secondo l'Ambasciata - ha consentito scambi di opinione e esperienze sui temi dell'internazionalizzazione accademica, sulla mobilità e sulla cooperazione scientifica".

Dopo la sessione plenaria di apertura, cui ha partecipato anche il Direttore dell'ufficio relazioni internazionali del Ministero dell'Università e della Ricerca, Federico Cinquepalmi, i lavori della conferenza si sono articolati "in incontri bilaterali finalizzati alla discussione e definizione di accordi di collaborazione e in una tavola rotonda tra pro-rettori che ha affrontato la sfida dell'armonizzazione fra attività 'in presenza' e online in tempi di pandemia, con un occhio alla futura espansione della dimensione internazionale da offrire a tutti gli studenti".

"L'obiettivo del Roadshow, che verrà replicato l'anno prossimo - ha detto l'ambasciatore italiano Gianluigi Benedetti - è ambizioso: oltre agli accordi sulla mobilità di studenti e docenti, abbiamo voluto promuovere collaborazioni finalizzate a programmi di laurea magistrale e dottorati a doppio titolo, da svolgersi in parte in Italia e in parte in Israele. Questo tassello ancora manca nei rapporti tra i due Paesi e va realizzato perché una più strutturata relazione tra i due sistemi di alta formazione, entrambi di eccellenza, e una maggiore mobilità tra studenti e professori è il presupposto per ampliare il potenziale di cooperazione bilaterale scientifica e industriale soprattutto nei settori dell'alta tecnologia".

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