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Il Festival della cultura ebraica celebra la felicità

Tredicesima edizione dal 7 al 16 settembre, online e in presenza

Presentazione dell'Ebraica Festival Internazionale di Cultura oggi a Roma

Redazione Ansa

ROMA - Approfondire e valorizzare il significato della felicità, per poter cogliere la parte positiva della vita attraverso la cultura, di fronte al periodo di distanziamento forzato che stiamo vivendo. Con questo spirito, torna anche quest'anno, nella sua tredicesima edizione, l'appuntamento con Ebraica Festival Internazionale di Cultura, dal 7 al 16 settembre, con eventi digitali e in presenza insieme a ospiti nazionali e internazionali, dedicati in questa occasione al tema della felicità e coinvolgendo tutti i linguaggi della cultura: dal cinema al giornalismo, dalla letteratura alla scienza, dall'arte alla filosofia fino alla musica e allo spettacolo.

Promosso dalla Comunità Ebraica di Roma e curato da Marco Panella, Ariela Piattelli e Raffaella Spizzichino, Happy Hands è il titolo di questa edizione che, "con un gioco di parole offre una profonda riflessione sul significato contemporaneo di felicità, in cui le mani sono sempre protagoniste e interpreti e mai come in questo periodo di distanziamento umano forzato ce ne siamo potuti rendere conto", spiegano gli organizzatori. Partner della rassegna sono, tra gli altri, Leonardo, Ospedale Israelitico di Roma, Siae, Acea, Enel.

"Quello della felicità è un tema molto importante, perché siamo convinti che troppo spesso siamo coinvolti da ciò che di negativo abbiamo intorno. Ciò che contraddistingue la cultura ebraica nella sua storia e nella sua evoluzione, è proprio il saper cogliere sempre la parte positiva, lieta, felice, vitale di ciò che ci rappresenta, e metterla al centro. Così, la felicità diventa strumento di trasmissione dei valori e di crescita", ha dichiarato Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, questa mattina in occasione della conferenza stampa di presentazione della rassegna.

Quest'anno, il festival - che segue la Giornata Europea della Cultura Ebraica in programma il 6 settembre - raddoppia: dal 7 al 12 settembre, con contenuti esclusivamente online, sono previsti collegamenti con ospiti italiani e internazionali mentre, a partire da domenica 13 settembre e fino a mercoledì 16, la rassegna entrerà nel vivo e si svolgerà in presenza e in streaming sui canali social.

Ad aprire la prima parte del festival, lunedì 7 settembre alle ore 21, ci sarà lo scrittore Eshkol Nevo in un dialogo sui social con la giornalista Loretta Cavaricci sul tema del suo romanzo II Vocabolario dei desideri. A chiudere il ciclo interamente digitale sarà l'incontro di sabato 12 settembre alle 21 con lo scrittore, filosofo, docente alla Oxford University Luciano Floridi.

La parte in presenza del festival si aprirà con la Notte della Cabbalà, domenica 13 settembre a partire dalle ore 21 al Palazzo della Cultura di via del Portico d'Ottavia, il rabbino capo Riccardo Di Segni sarà protagonista insieme allo psichiatra Raffaele Morelli dell'appuntamento Dialogo sulla Felicità #1, un confronto tra psicologia ed ebraismo. A seguire, dalle ore 22.30 il cantautore Simone Cristicchi sarà il protagonista del monologo "Felix. Alla ricerca delle felicità".

Tra le altre iniziative, martedì 15 settembre a partire dalle ore 20, il festival porterà in scena la letteratura, con un appuntamento con lo scrittore David Grossman. Ebraica "è un festival molto importante per noi tutti e per la cultura" e "sarà una bella occasione, avere Grossman qui a Roma nell'ambito del festival", ha spiegato in conferenza stampa Michele Seguev, addetta culturale dell'ambasciata d'Israele in Italia. "Dopo molti mesi in cui purtroppo non abbiamo potuto fare praticamente nulla, questo sarà il primo evento al quale partecipiamo, e siamo sicuri che ci saranno eventi bellissimi e momenti preziosi per tutti". Mercoledi 16 settembre, la giornata conclusiva del Festival sarà dedicata a un tributo alla celebre attrice da poco scomparsa Franca Valeri.

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