(ANSAmed) - NAPOLI, 10 AGO - Una passerella di giovani
registi e autori del cinema italiano ha segnato la conclusione
della XVII edizione del Magna Grecia Film Festival che si è
svolto quest'anno a Catanzaro.
La rassegna, diretta da Gianvito Casadonte, ha presentato
come ogni anno una carrellata di opere prime e seconde,
esplorando le nuove frontiere del cinema attraverso l'occhio
degli autori emergenti, giudicati quest'anno dalla giuria
presieduta da Michele Placido con il regista Peter Webber,
l'attrice e regista Susy Laude e l'attore Antonio Catania. Il
premio alla miglior sceneggiatura è andato a 'Dolcissimei, di
Francesco Ghiaccio e Marco D'Amore per aver raccontato "con
eleganza, delicatezza e profondità i sacrifici e le difficoltà
di accettarci e amarci per quello che siamo, insegnandoci che
anche se si è in apnea si deve sempre respirare", si legge nella
motivazione.
Il premio per il miglior attore è andato a Phaim Bhuiyan,
interprete italiano la cui famiglia è originaria del Bangladesh,
premiato per il suo ruolo in 'Bangla', da lui stesso scritto e
diretto, che racconta con ironia le seconde generazioni in
Italia. Per Bangla è stata premiata anche Carlotta Antonelli
come miglior attrice in un ex aequo con le tre protagoniste di
'Dolcissime': Giulia Barbuto, Margherita De Francisco e Giulia
Fiorellino. Il miglior regista è stato Marco D'Amore per
'L'Immortale', mentre la miglior opera prima è stata 'A Tor
Bella Monaca non piove mai', di Marco Bocci. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Cinema: da Magna Grecia Festival i nuovi talenti italiani
Premi a Marco D'Amore e all'emergente Phaim Bhuiyan