(ANSAmed) - CATANIA, 15 LUG - Scatti intimi di un tempo
sospeso, immagini "rubate" di un bambino che rincorre la sua
ombra o di una ragazza che sogna ad occhi aperti sotto le
coperte o di una panchina vuota immersa nella nebbia. Sono
queste alcune delle foto, complessivamente oltre un centinaio,
che saranno esposte
per la prima volta, da sabato 18 luglio nel, Palazzo della
cultura in via Vittorio Emanuele II, 121, a Catania La mostra,
che sarà aperta fino al prossimo 4 ottobre, promossa e
realizzata dalla Fondazione Oelle e co-organizzata dal Comune di
Catania, ripercorre attraverso lo sguardo di oltre 100 autori
"le complesse dinamiche sociali che il mondo sta vivendo
quotidianamente nel
tempo del Coronavirus".
Gli organizzatori, hanno cominciato a raccogliere fotografie
e scritti brevi, con lo scopo di: "costituire un archivio della
memoria di questo periodo epocale. L'arte ha risposto all'invito
e ne è nata una comunità spontanea ed
entusiasta, che ha visto lavorare insieme maestri acclarati e
giovani artisti, filosofi e scrittori, medici, studenti, e molta
gente comune che hanno voluto contribuire con il loro progetto a
raccontare il mondo e la loro quotidianità ai tempi della
pandemia. Per non dimenticare".
Stampate in formato 50x70 cm e ciascuna abbinata a un testo
dell'autore, le 122 fotografie selezionate si susseguono nelle
sale del Palazzo della Cultura di Catania. A partire dalla
testimonianza da Bergamo di Mario Cresci (Chiavari, 1942), un
maestro che la fotografia l'ha reinventata, elevandola al rango
di arte visiva. Fino ad arrivare allo scatto di Michael
Christopher Brown (Skagit Valley, Washington, 1978), il famoso
fotoreporter americano per
National Geographic, Time, New York Times Magazine. La mostra è
accompagnata da un catalogo, a cura di Carmelo Nicosia, edito
dalla Fondazione Oelle. (ANSAmed).
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Fotografia: 100 autori a Catania raccontano il lockdown
Esposte a Catania 122 immagini di un tempo sospeso da Covid