(di Rosanna Codino)
(ANSA) - VENEZIA, 16 APR - Quest'anno non potrà replicare le
aperture straordinarie di aprile e maggio, ma l'iniziativa
Mibact#museichiusumuseiaperti consentirà, attraverso il sito
istituzionali e i social, le visite virtuali. E' il Lazzaretto
Vecchio di Venezia, il primo della storia, istituito dalla
Repubblica Dogale nel 1423. Oggi è uno dei simboli storici della
lotta dell'uomo contro le pestilenze.
Si tratta di un'isola, Santa Maria di Nazaret, al centro
della laguna e dirimpetto al bacino di San Marco, dove dal 1249
sorgevano una chiesa e un ospitale gestito da monaci
agostiniani. Nel 1423, la svolta: per volere del doge
Francesco Foscari, che aveva perso quattro dei suoi undici figli
per la furia della peste, divenne il luogo per l'isolamento
dei malati e dei sospetti di contagio. Fu il primo intervento di
un'autorità statale laica per difendere la salute dei
cittadini, mentre fino ad allora questo compito veniva gestito
dalla Chiesa attraverso Ordini religiosi. Le misure attuate
allora erano come molto simili a quelle odierne, a partire
dall'isolamento, perché contro la peste non esisteva alcun
rimedio efficace.
L'organizzazione dell'isola seguiva regole precise, dettate
da protocolli per la sistemazione e l'assistenza ai malati,
l'approvvigionamento alimentare, la gestione del vestiario e dei
beni di chi qui veniva sepolto. Tutto questo era affidato al
Priore e alla Priora, che ricevevano un incarico quadriennale, e
non potevano allontanassi dall'isola se non per convocazione da
parte del Magistrato alla Salute e avevano una stella bianca
cucita sulle vesti.
Erano sostenuti nelle attività necessarie alla gestione dei
malati dal medico, da inservienti addetti alle pulizie, da una
cuoca, da un cappellano, dai becchini e facchini: una vera e
propria comunità interamente dedicata a queste emergenze
sanitarie.
L'isola di Lazzaretto Vecchio per l'importanza della sua
storia e per gli edifici che sono conservati è ora uno dei
luoghi della cultura Mibact, assegnato dal 2015 alla Direzione
regionale Musei del Veneto che, in Convenzione con la sezione
veneziana di Archeclub, consente l'accesso al pubblico in
occasione di aperture straordinarie e visite guidate. Fra il
2014 e il 2019 sono state circa 17mila le persone che hanno
potuto visitarlo, grazie all'aiuto dei volontari. (ANSAmed).
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Lazzaretto in laguna, così Venezia cancellò la peste
Sorto nel 1423 per volontà Serenissima,fu primo della storia