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Egitto: Ambasciata d'Italia, convegno su libertà religiosa

Il 18 febbraio per promuovere partenariati internazionali

Redazione Ansa

(ANSAmed) - IL CAIRO, 6 FEB - L'Ambasciata d'Italia al Cairo organizzerà, il 18 febbraio, una conferenza dal titolo "Dalla libertà di culto alla libertà di religione e di credo.

Promuovere la partnership tra gli Stati, la Comunità internazionale e le Istituzioni religiose". L'evento, ospitato dall'Istituto di Cultura, vedrà la partecipazione di personalità internazionali di alto profilo che si riuniranno nella capitale egiziana per approfondire il tema della collaborazione tra autorità civili e religiose per la promozione della libertà di religione e di credo. Tra i relatori saranno presenti Adama Dieng, Sottosegretario Generale dell'ONU e Consigliere speciale per la prevenzione del genocidio; Ján Figeľ, Inviato speciale dell'Unione Europea per la promozione della libertà di religione e di credo fino a novembre scorso; e Kishan Manocha, Consigliere per la libertà di religione e di credo dell'Osce. Dall'Italia saranno presenti i professori Silvio Ferrari (Università di Milano), Agostino Giovagnoli (Università Cattolica del Sacro Cuore) e Marco Ventura (Università di Siena), i quali si confronteranno con studiosi della più prestigiosa e antica istituzione accademica del mondo islamico sunnita, l'Università di Al Azhar.

Il contrasto delle discriminazioni a carattere religioso e la garanzia della libertà di credo sono tra le priorità della politica estera italiana. Si tratta infatti di condizioni fondamentali per lo sviluppo armonico e sostenibile delle società contemporanee, attraverso la preservazione delle diverse identità culturali e la loro convivenza pacifica. In un contesto in cui le crisi regionali rischiano di acuire le divisioni settarie, ridurre la diversità e comprimere gli spazi di culto, la conferenza ricorda l'importanza di una costante collaborazione tra attori civili e religiosi per elaborare strategie comuni. L'Egitto ha dovuto storicamente confrontarsi con queste sfide: è infatti da sempre crocevia di popoli e culture diverse. Nel Paese ha sede l'Università di Al Azhar e vivono i Copti, la più numerosa comunità cristiana del Medio Oriente e Nord Africa.(ANSAmed).

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