Rubriche

A Marrakech il festival che fa sfilare le star del cinema

Premio al colombiano Valley of Souls, parata di stelle in città

Tilda Swinton al Festival internazionale del Film di Marrakech

Redazione Ansa

RABAT - Con la stella d'oro attribuita al film colombiano 'Valley of Souls' di Nicolas Rincon Gille si è chiusa la 18ma edizione del Festival Internazionale del Film di Marrakech.

Tilda Swinton, Harvey Keitel, Robert Redford, Bertrand Tavernier, Luca Guadagnino e Marion Cotillard, tra gli altri, hanno contribuito ad accendere i riflettori sul Marocco, terra di produzione e passerella di star internazionali. Con oltre 100 produzioni straniere girate tra gennaio e agosto di quest'anno e un investimento di quasi 700milioni di dirham (70 milioni di euro circa) che ha marcato un aumento del 50 per cento rispetto al 2018, il Marocco punta a entrare nell'empireo del cinema, almeno in quello del business. L'incentivo di uno sconto del 20 per cento ogni 10 milioni di dirham spesi (1 milione circa di euro) ha dato i suoi frutti: l'investimento totale due anni fa raggiungeva a fatica i 30 milioni di euro. Gli oltre 12mila spettatori incollati in questi giorni al grande schermo in piazza Jama el Fnaa, cuore della medina, raccontano con sorpresa il nuovo volto del Festival diretto da Cristoph Terhechte, che arriva dal Festival di Berlino e ha reso popolare la kermesse, avvicinando le star hollywoodiane al pubblico. A Marrakech sono state proiettate 98 pellicole provenienti da 34 Paesi. Poi però appassionati e professionisti del settore hanno potuto incontrare attori e registi durante gli incontri: un tripudio di domande a ruota libera, vis-a-vis con i beniamini del cinema.

Le star aiutano a puntare i riflettori sulla città e fanno da volano anche al turismo, quando si scopre che Robert Redford ha girato in Marocco il suo 'Spy game' e che Hervy Keitel era già qui nel 1988 per 'L'ultima tentazione di Cristo'. Marrakech conserva gelosamente nella medina il ristorante ripreso nella scena clou de 'L'uomo che sapeva troppo', di Hitchcock, a testimonianza di un amore per il cinema che risale indietro di molti anni. Ma resta ancora molto da fare: a Ouarzazate, mecca delle più recenti produzioni, non c'è una sola sala pubblica dove poter vedere film.(ANSAmed).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it