(ANSAmed) - ROMA, 29 NOV - "Noi abbiamo la memoria corta, e
il rischio vero è quello dell'assuefazione ai drammi del mondo.
Nessuno sembra scandalizzarsi più di niente, e gli anticorpi
della resistenza sono rari e faticosi. I documentari che fanno
il giro del mondo sono essenziali, per la memoria e per
sostenere chi ha voglia di resistere". Ne è convinta la
senatrice Emma Bonino, che ieri è intervenuta alla Casa del
Cinema di Roma per la serata di apertura de 'Il Mese del
Documentario', il festival diffuso sul tutto il territorio
nazionale diretto da Pinangelo Marino e coordinato da Maud
Corino, dedicato al cinema del reale contemporaneo.
Questa edizione del festival "presenta quattro titoli molto
forti, film che fanno riflettere sulla realtà, e credo che
questo sia il ruolo che noi documentaristi italiani dobbiamo
portare avanti con coraggio", ha spiegato il presidente
dell'associazione documentaristi italiani Doc/it, Claudia
Pampinella. "Oggi più che mai non si può non riflettere sulla
realtà, perché ciò che sta avvenendo nel mondo è davvero
complesso".
Ad aprire la rassegna è stato il documentario 'The Cave' del
regista siriano Feras Fayyad, tornato nel suo Paese per seguire
una squadra di dottoresse che curano le vittime in un ospedale
sotterraneo durante la guerra in Siria. Il film "racconta di un
inferno - ha dichiarato Pinangelo Marino - con un contenuto che
spacca la forma documentaria e il linguaggio che l'accompagna, e
arriva potentemente a noi".
'The Cave' porta infatti lo spettatore in una rete di tunnel
segreti sotto Ghouta, nei pressi di Damasco. Girato nell'arco
degli ultimi due anni in condizioni difficilissime, il film
offre un punto di vista potente che mostra il dramma delle
sofferenze dei civili in Siria. 'The Cave' è stato presentato al
Toronto Film Festival dove ha vinto il Premio del pubblico, al
British Film Institute London Film Festival, all'International
Documentary Film Festival Amsterdam, di recente al Festival dei
Popoli ed è in corsa per la candidatura agli Oscar 2020.
La crisi siriana, che nel documentario ha il volto dei
bambini feriti e uccisi dai bombardamenti e della disperazione e
la forza dei medici e volontari che sostengono la popolazione,
contribuisce anche al fenomeno migratorio verso l'Europa.
"Questo è un Paese che invecchia e non si capisce chi pagherà le
pensioni, se non i giovani. Noi abbiamo fatto una campagna con
la proposta di legge "Ero straniero", semplicemente di buona
amministrazione, legale e umana, di un fenomeno che nessuno
potrà mai fermare, ma evidentemente il Paese, come altri Paesi
europei, sta pensando ad altro, mettendo sotto al tappeto un
problema", ha spiegato la senatrice Bonino ad ANSAmed. "Ogni
Paese quando può cura i suoi affari, lo vediamo in Siria e in
Libia", ha sottolineato. Per risolvere la crisi siriana "forse
un'Europa con una politica estera comune potrebbe avere la forza
di sedersi a un tavolo e partecipare a una ipotesi di negoziato,
ma non siamo neanche lì". Il messaggio alla platea è di "non
arrendersi all'indifferenza. Non è merito nostro essere nati in
Italia e di questo privilegio c'è un dovere di restituire in
termini di umanità, di calore, di non far finta che non esista
un problema".(ANSAmed).
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I documentari per non dimenticare i drammi del mondo
Al via a Roma Mese del documentario con 'The Cave' sulla Siria