(di Gaetana D'Amico)
(ANSAmed) - ATENE, 26 NOV - L'Acropoli, Piazza Syntagma, la
Plaka. E poi il museo archeologico nazionale, Monastiraki e il
Licabetto. Sono tra le 10 cose da fare e vedere quando si visita
Atene, illustrate in quasi tutte le guide turistiche. Ma negli
ultimi anni la capitale greca, per riprendersi dalla crisi
economica che ha lasciato il Paese in ginocchio, si è
reinventata puntando a far scoprire i suoi innumerevoli angoli
nascosti grazie anche all'aiuto di organizzazioni non profit per
la promozione del territorio che si mettono a disposizione del
turista, offrendo altri itinerari, e diventando in questo modo
gli 'ambasciatori della città'. Anche perché arrivare ad Atene è
sempre più facile e una grande varietà viene dalla Aegean
Airlines.
"Va bene visitare i luoghi caratteristici, ma quello che
suggeriamo al turista è quello di combinarli insieme alle aree
dove vivono gli ateniesi, farli sentire parte di loro, per
interagire, conoscere l'altra Atene", spiega Thodoris Skoutakis
di Marketing Greece, un ente privato per la promozione della
Grecia.
E allora ecco l'intrigante quartiere di Kypseli, (dove tutte
le vie portano il nome di un'isola greca), poco a nord del
centro, con i suoi edifici di diversi stili architettonici: dai
fatiscenti palazzi neoclassici ai suggestivi design Bauhaus con
i balconi arrotondati e i suoi portoni dai motivi geometrici.
Negli ultimi due decenni, molte comunità di migranti africani e
mediorientali si sono stabiliti a Kypseli, trasformando uno dei
quartieri più antichi di Atene in un ambiente multiculturale.
"Prima e dopo la crisi, gli artisti della città hanno
iniziato a farne la propria casa, attratta dai bassi affitti e
dalla vicinanza al centro. Oggi è un quartiere emergente. Ci
sono molti locali con una grande selezione, gallerie d'arte,
centri culturali, non c'è bisogno di andare in centro. La
varietà esiste anche qui", sostiene Sotiris Gkatsos che vive
proprio nel quartiere mentre illustra l'Agorà Kypseli che, da
mercato degli anni '30, è diventato un luogo per mostre e
attività e ospita anche una biblioteca. "Non siamo del tutto
usciti dalla crisi e se, nel nostro piccolo, possiamo aiutare la
nostra città a riprendersi, lo facciamo", aggiunge Spyridon
Kagkas di 'This is Athens With A Local'.
Tra le iniziative, un cenno a parte merita la Naxos
Apothecary, nel cuore della città, nato dal lavoro di due
fratelli, George e Apostolos Korres, che hanno trasformato la
propria farmacia omeopatica - dove è nato uno dei più celebri
marchi di cosmetici greci, Korres, per l'appunto - in un
laboratorio di benessere dove si lavorano le erbe locali. "Ne
esistono oltre 6mila varietà nella flora greca", spiega
Apostolos mentre illustra il laboratorio a vista dove i
visitatori possono assistere alla trasformazione delle erbe in
prodotti di bellezza, ma anche in rimedi naturali. "Lavoriamo
solo con gli agricoltori locali. Il nostro scopo è promuovere e
aiutare la produzione economica che ha sofferto con la crisi",
prosegue muovendosi tra i tavoli del negozio che contiene
innumerevoli preparati.
L'arte è l'altro strumento per aiutare la città ad uscire
dalla crisi. E il museo dell'Acropoli lo dimostra. A dieci anni
dalla sua nascita, (festeggiati il 10 luglio scorso), conta 2
milioni di turisti all'anno grazie anche ai prezzi agevolati per
attirare anche la popolazione locale con i suoi capolavori
dell'era classica. "E' un luogo dove si fa un viaggio nella
storia", conferma Dimitrios Pandermanlis, presidente del museo,
mostrando la città sotterranea scoperta all'inizio della
costruzione del museo e che si apre sotto un pavimento vetrato.
E poi ci sono le nuove gallerie d'arte. Il 2 ottobre scorso è
stato inaugurato la Basil and Elise Goulandris Foundation, uno
spazio museale che ospita al suo interno le collezioni
appartenute alla coppia. Il museo si trova al centro di Atene e
custodisce al suo interno opere d'arte moderna e contemporanea
di artisti quali Cézanne, Van Gogh, Degas e i lavori di pittori
greci contemporanei come Tsarouchis, Moralis e Tetsis. Le aree
espositive coprono un totale di 5 piani, quattro dedicati alla
collezione permanente e uno alle mostre temporanee. Mentre i
piani sottostanti ospitano una biblioteca con circa 4.500 libri,
un laboratorio per bambini in cui verranno organizzati programmi
educativi e lezioni d'arte, e un anfiteatro da 190 posti, per
conferenze, proiezioni, spettacoli, concerti e altre attività
artistiche e scientifiche. "E' un museo interattivo, aperto a
tutti, dal costo economico (8 euro) e con molti servizi", dice
il direttore Kyriakos Koutsomallis. "L'idea è di portare i
visitatori a contatto con la rara collezione d'arte della B&E
Goulandris Foundation, per piantare il seme della curiosità in
modo da aprire un nuovo orizzonte per chi desidera intraprendere
un viaggio nel mondo dell'arte", aggiunge.
"Il turismo non è solo un settore", sostiene Ioanna Dretta,
alla guida di Marketing Greece (www.discovergreece.com ). "E'
un'industria dove l'elemento umano è molto più importante e che
a lungo andare influenzerà il modo in cui il turismo greco andrà
avanti", aggiunge. (ANSAmed).
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La rivincita di Atene, che risorge grazie alla creatività
Luoghi nuovi e diversi della capitale greca uscita dalla crisi