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Forum giornaliste del Mediterraneo, tre giorni sui diritti

Con 'Giulia', Odg, Fnsi, Amnesty, Uniba e reporter curde e Iran

Giuliana Sgrena, la giornalista del Manifesto rapita in Iraq per un mese nel 2005

Redazione Ansa

BARI - Ci sarà anche Giuliana Sgrena, la giornalista del Manifesto rapita in Iraq per un mese nel 2005, al 'Forum of Mediterranean Women Journalists', in programma a Taranto, Bari e Brindisi dal 21 al 23 novembre, organizzato da 'Giulia giornaliste' con Idea Dinamica coop, finanziato tra gli altri da Amnesty e Fnsi, con Università di Bari e Comune di Brindisi. Tema di questa quarta edizione è la domanda "Are women's rights human rights?" (I diritti delle donne sono diritti umani?): quest'anno ricorre il ventennale della Giornata Onu del 25 novembre contro la violenza sulle donne, mentre nel 2020 cade il 70/o anniversario della Cedu, la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.

Gli appuntamenti con i presidenti nazionali di Giulia (Silvia Garambois), Fnsi (Beppe Giulietti, annunciato anche il segretario Raffaele Lorusso), Alberto Spampinato (Ossigeno per l'Informazione), Amnesty Italia (Emanuele Russo), sono nell'ambito di un programma che conta 18 panel nelle tre città della Puglia che, regione di confine, ospita il Forum fin dalla prima edizione.

Annunciate giornaliste e reporter indipendenti, chiamate a difendere i propri diritti di donne prima ancora della libertà di espressione, accanto a esperte, attiviste, scienziate e ricercatrici universitarie, tutte impegnate su diritti umani e 'gender studies' nelle diverse sponde del Mediterraneo. L'obiettivo, recita una presentazione del Forum, è "creare ponti, abbattere muri: promuovere una riflessione sul ruolo delle reporter di frontiera, come presidio di Democrazia, dunque di Pace". In questa quarta edizione verrà presentata la "Carta di Assisi" per un giornalismo etico e il Manifesto "Media donne e sport", due nuove linee guida di deontologia professionale. E la ricerca "Tra precarietà e minacce: lo stato dell'Informazione in Puglia. Uno sguardo a 'Sud', di genere e generazionale sul fenomeno mondiale della pressphobia", realizzata dal Corecom Puglia con il Master in Giornalismo dell'Università di Bari, l'Ordine dei giornalisti della Puglia e Assostampa. E sarà assegnato il premio "Peace reporter 2019". Al Forum anche la mostra fotografica "Snapshots from the borders", nell'ambito dell'omonimo progetto Ue, dell'inviata Graziana Capurso della Gazzetta del Mezzogiorno, a Cipro per indagare le politiche dell'accoglienza.

L'apertura dei lavori è affidata a Pauline Ades-Mevel - Head of European Union & Balkan desk "Reporters whithout Borders"; tra i panel, quelli di Sinem Arslan (ricercatrice e attivista curda, University of Essex), Maryam Rahimi (scrittrice, regista iraniana, autrice di "Time to change"); dal Corno d'Africa, Shukri Hussein Warsamee e i suoi figli (attivisti per i diritti umani in Somalia), Yassin Isse Wardere (direttore locale The Voice of America), poi Shukri Said (Africa Oggi, Radio Radicale, Carta di Roma).

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