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Libri: Laroui, un romanzo alla ricerca delle radici

Esce 'Le tribolazioni dell'ultimo Sijilmassi'

Redazione Ansa

ROMA - L'eterno duello tra le radici e il progresso, tra la tradizione e il cambiamento e, in ultima analisi, tra Oriente (includendo anche il Nordafrica) e l'Occidente: Fouad Laroui, autore marocchino che vive ed insegna ad Amsterdam, e che scrive i suoi libri in francese e olandese, incarna perfettamente queste tensioni. E lo fa anche nel suo ultimo romanzo, 'Le tribolazioni dell'ultimo Sijilmassi' (Del Vecchio, pp.332, euro 17, traduzione di Cristina Vezzaro), in cui racconta del percorso a ritroso di Adam Sijilmassi, un ingegnere marocchino di successo. Che durante il volo di ritorno da una importante e fruttuosa missione commerciale in Asia, inizia a farsi domande sulla propria identità, domande urgenti ed opprimenti che necessitano di una risposta in tempi brevissimi. Dice quindi addio alla sua vita all'occidentale e, giunto a Casablanca, smette i panni del manager globalizzato e, a piedi, si incammina verso il proprio villaggio natale e la casa di famiglia, dove viene però accolto dai paesani con dubbi, sospetti e interrogativi. Laroui, classe 1958, premio Goncourt e Jean Giono, non abbandona il suo tono ironico nel trattare temi anche di peso, che gli è valso il grande successo internazionale di libri come 'Un anno con i francesi' o 'L'esteta radicale'.

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