(Ripetizione con titolo e sottotitolo corretti)
(di Gaetana D'Amico).
(ANSAmed) - IL CAIRO, 26 AGO - Ottanta produzioni provenienti
da 40 Paesi, una piattaforma per sostenere e promuovere i
registi arabi a livello internazionale, una sezione dedicata ai
cortometraggi. E' il biglietto da visita del Festival del Cinema
di El Gouna, uno dei più importanti della regione Mena (Medio
Oriente e Nord Africa), dopo quelli del Cairo e di Cartagine (in
Tunisia) che si terrà dal 19 al 27 settembre nell'omonima
località turistica sul Mar Rosso.
Giunto alla terza edizione, il Festival si è già guadagnato
un posto di tutto rispetto tra i megaeventi del settore e
quest'anno punta ancora a stupire, con un ricco programma di
film che include anche, fuori concorso, due produzioni italiane:
'La paranza dei bambini' di Claudio Giovannesi (l'adattamento
cinematografico dell'omonimo romanzo scritto da Roberto
Saviano), e 'Il traditore' di Marco Bellocchio. Mentre per i
cortometraggi, concorrerà 'Lo schiacciapensieri' di Domenico
Modafferi e 'L'uomo che non voleva uscire di casa' di Savino
Genovese.
I dettagli del Festival, che lo scorso anno ha visto tra gli
ospiti eccellenti anche Sylvester Stallone e Owen Wilson, sono
stati illustrati durante una conferenza stampa al Nile Ritz
Carlton del Cairo dal direttore, Intishal Al Timimi, alla
presenza, tra gli altri, della direttrice e co-fondatrice,
Bushra Rozza (di origini italiane), il magnate egiziano, Naguib
Sawiris, che ha creato l'evento, il fratello, Samih Sawiris,
sponsor ufficiale e fondatore della località di El Gouna,
l'amministratore delegato di Orascom Development Egypt, Khaled
Bishara.
"Avremo molti eventi durante il festival, tra cui workshop e
dibattiti dove alcuni esperti parleranno anche delle produzioni
che coinvolgono i giovani. Non c'è ancora una lista ufficiale di
ospiti, ma siamo fieri di avere quest'anno Mena Massoud,
(l'attore egiziano-canadese, diventato una star dopo aver
interpretato il ruolo di 'Aladdin' nell'omonimo film di Guy
Ritchie, ndr)", ha detto la direttrice del Festival, Bushra
Rozza.
"Il Festival vuole essere un ponte tra i registi arabi e il
cinema mondiale. E' molto importante rappresentare la regione
con film di qualità in quanto la selezione non dovrebbe
dipendere dalle preoccupazioni geografiche", ha sottolineato il
direttore del Festival, Tamimi. "Quest'anno abbiamo 5 film arabi
in concorso nella sezione riservata alla narrativa, 4 dei quali
provengono dai Paesi arabi africani e uno dalla parte asiatica.
Abbiamo produzioni da Tunisia, Algeria, Sudan, Marocco e Libano.
Non si tratta quindi solo di una quota geografica", ha aggiunto.
Lo scopo del Festival "è andare oltre all'evento in sé,
bisogna guardare al significato di ciò che questa produzione
rappresenta", un modo per mettere in contatto i registi della
regione con i colleghi internazionali per lo scambio di idee,
proposte, iniziative, ha detto il magnate Naguib Sawiris nel suo
intervento. "Quando mi sottoposero l'idea non avrei mai pensato
che il Festival sarebbe diventato così popolare. Questo ci ha
spinto a pensare in grande, a voler fare anche un festival di
musica", ha detto Samih Sawiris.(ANSAmed).
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Egitto, a Festival Gouna il meglio del cinema mondiale +RPT+
Fuori concorso anche due film italiani