(ANSAmed) - IL CAIRO, 13 AGO - La Sicilia, con Catania e
Ragusa in prima fila, hanno lanciato di recente due iniziative
che testimoniano come le storiche relazioni fra Egitto ed Italia
continuano anche col traino locale dell'economia e delle radici
in parte comuni: nel caso siciliano attraverso un gemellaggio
Catania-Alessandria e la casa natale ragusana del fondatore del
Cairo.
La circostanza è stata notata con soddisfazione da fonti
egiziane di alto livello ricordando che il mese scorso il
governatore della regione di Alessandria d'Egitto, Abdel Aziz
Konsowa, e il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, hanno firmato
un "patto di gemellaggio e di Cooperazione" nel municipio del
capoluogo etneo. Punti cardine dell'intesa sono interessi e
progetti culturali, ma anche economici nei settori del turismo,
dell'agro-industria, della pesca e delle nanotecnologie.
Il giorno dopo, 13 luglio, come preannunciato una targa è
stata poi affissa su un edificio del centro storico di Ragusa
per ricordare che quella e' la "casa natale" di Jawhar
al-Siqilli, il condottiero siculo-egiziano nato nel capoluogo
siciliano nel 911 d.C e fondatore del Cairo, di cui proprio
quest'anno ricorre il 1050/o anniversario.
Nell'edificio sarà ubicato un "centro culturale egiziano" a
cura dell'Ambasciata d'Egitto di Roma, prevedono le fonti
egiziane.
Il gemellaggio catanese e' stato sottoscritto alla presenza
del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e del
cavalier Eugenio Benedetti Gaglio, di quello della "S.I.B.
Fondazione Benedetti", sponsorizzatrice dell'intera operazione,
si sottolinea al Cairo.
Il sindaco Pogliese ha definito l'accordo "di massima
valenza" e con potenziali "grandi refluenze sull'industria, nel
turismo e nella cultura".
Le due tappe siciliane sono state inserite in quella che il
"Giornale diplomatico" ha definito una "super-settimana
'italiana" avuta dall'ambasciatore egiziano Hisham Badr, il
quale in quattro giorni "ha partecipato come attore principale"
anche, a Roma, alla Festa nazionale egiziana celebrata con la
partecipazione di circa 1.300 invitati a Villa Savoia e al
Summer party dell'Accademia d'Egitto.
L'ambasciatore Badr, in una dichiarazione ad ANSAmed, ha
sottolineato che "Egitto e Italia, insieme, possono piantare i
semi di un nuovo spirito e un nuovo partenariato mediterranei".
La targa ragusana, peraltro, ricorda che "la vita e le
imprese di Jawhar al-Siqilli sono simbolo della 'fratellanza
storica' che lega i nostri popoli attraverso il Mediterraneo, il
mare che non ci separa ma ci unisce".
Il testo in italiano ed arabo ricorda che Jawhar "mori' nella
sua città il 28 gennaio 992 e fu sepolto nel lato nord della
moschea da lui fondata". L'apposizione della targa era stata
preannunciata in marzo da un comunicato del Comune di Ragusa.
(ANSAmed).
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Da Catania e Ragusa due segnali di apertura all'Egitto
Gemellaggio con Alessandria e targa per il fondatore del Cairo