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Mostre: a Napoli un'installazione su guerra e vita sessuale

Napoli Teatro Festival,testimonianze da Palestina, Siria, Libano

Redazione Ansa

NAPOLI - Una installazione interattiva che indaga le esperienze sessuali e la loro relazione con i cambiamenti avvenuti nel periodo postbellico, basandosi sulle testimonianze di palestinesi, iracheni, libanesi e siriani che hanno accettato di condividere il loro vissuto. E' "Dans un jardin je suis rentrée", in mostra a Palazzo Fondi nell'ambito del Napoli Teatro Festival Italia che si è aperto sabato nel capoluogo campano.

L'installazione, realizzata da Bissane Al Charif (Palestina-Siria), Chrystèle Khodr (Libano) e Waël Ali (Siria), può accogliere otto spettatori e dura circa un'ora. I visitatori si riuniscono per ascoltare il prologo e l'epilogo, poi possono muoversi in otto spazi diversi liberi di scegliere da dove iniziare e dove finire. La concezione dello spazio mette in evidenza la relazione degli oggetti esposti con il mondo sonoro della storia che lo spettatore può ascoltare in cuffia: "Abbiamo lavorato alle interviste - spiegano gli artisti - partendo da domande personali. Abbiamo scelto quattro persone che non appartenevano alla stessa generazione, seguendo una linea cronologica che comincia dalla Palestina del 1948 e arriva alla Siria di oggi. Le domande poste vertono sulla memoria intima del testimone, sulle sue prime esperienze sessuali e le trasformazioni che queste esperienze hanno subito in seguito alla guerra. La guerra è un momento storico in cui tutte le forme di censura vengono a cadere, le barriere sociali tra le classi cambiano e lo spazio dell'intimità è ristrutturato producendo così un impatto sul corpo e la coscienza dell'esperienza sessuale. La nostra ricerca vuole quindi comprendere il legame esistente tra la scoperta del corpo e la guerra".

La mostra è organizzata dal Napoli Teatro Festival Italia in collaborazione con "La Francia in Scena", stagione artistica dell'Institut français Italia, e resterà aperta fino al 22 giugno dal giovedì alla domenica dalle 17 alle 20.(ANSAmed).

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