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Marocco, Festival di musica sacra di Fes dedicato all'accoglienza

Dal 14 al 22 giugno, note spirituali del mondo in medina Unesco

Redazione Ansa

RABAT - La musica come ponte tra i popoli e linguaggio universale. Fes rinnova la magia del 'Festival des Musiques Sacrées du Monde' e dal 14 al 22 giugno apre piazze e palazzi alle note più spirituali del pentagramma mondiale. Sotto il titolo 'Fes, convergenza di culture', l'appuntamento che si rinnova da un quarto di secolo, si apre sul tema dell'accoglienza. Indicato fin dal 2001 dalle Nazioni Unite come evento che contribuisce in modo significativo al dialogo tra le civiltà, il Festival della musica sacra di Fes accoglie artisti da oltre 30 paesi e musicisti del calibro di Sami Yusuf, considerato tra le voci sufi più alte da Time Magazine, José Merce e Tomatito con la grande notte del Flamenco, il libanese Marcel Khalife nominato artista dell'Unesco, lo spagnolo Carlos Nunez maestro della cornamusa di Gaïta e il cantante e politico senegalese Youssou N'Dour. Il cartellone del Festival comprende anche canti e danze delle donne cubane, canti sacri dell'Irlanda, l'arte di Muwashah d'Aleppo e l'Orchestra Mondiale della Gioventù, simbolo di pace e dialogo con l'ensemble andaluso di Fès.

L'evento vanta il patrocinio reale e quest'anno coincide con il ventennale dell'ascesa al trono di re Mohammed VI. Tra concerti e conferenze di studiosi e filosofi, sarà inoltre l'occasione per scoprire la medina di Fes, patrimonio Unesco, rimessa a nuovo da un importante lavoro di restauro che va concludendosi in questi mesi e che ha ridato splendore alla piazza Bab Makina, dove un tempo si svolgevano le cerimonie ufficiali del Palazzo Reale, al Jardin Jnan Sbil, a Dar Basha, al Palazzo di uno degli ultimi pasha del Marocco, il pasha Glaoui, e a Dar Adiyel.

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