Rubriche

Libri: il Medio Oriente personale di Gaja Pellegrini-Bettoli

'Generazione senza padri' racconta luoghi, persone e esperienza

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 6 MAG - Nelle tante guerre e crisi che attraversano il Medio Oriente e il mondo arabo dall'Algeria alla Siria, sono tantissimi i bambini e ragazzi che crescono conoscendo solo conflitti permanenti, spesso non avendo una famiglia alle spalle. Ma immergersi in quella realtà, con le sue tante sfaccettature, fa crescere anche l'osservatore, il giornalista che vi si avventura, scoprendo punti di vista, storie e contraddizioni che l'Occidente spesso non vede, o volutamente ignora.

'Generazione senza padri. Crescere in guerra in Medio Oriente' (Castelvecchi, pp.153, euro 17,50) di Gaja Pellegrini-Bettoli racconta proprio questi due aspetti, in modo molto personale: l'autrice - giornalista freelance dopo una carriera in istituzioni internazionali come Parlamento e Commissione europei ed Onu - presenta le proprie esperienze e sorprese, nonché i protagonisti, dei luoghi dove ha fatto reportage. Dall'Algeria, dove si recò nel 2012 sulle tracce della cooperante italiana sequestrata, Rossella Urru, passando per Gaza ed Israele, fino alla guerra contro l'Isis, scatenata nel 2014 e vista da Mosul. Un percorso punteggiato da interviste con esponenti chiave della politica e delle forze armate coinvolte - come i vertici di Hezbollah - ma anche di personaggi della cultura popolare dal forte impatto, come la band libanese dei Mashrou Leila.

Ma Pellegrini-Bettoli racconta molto anche di sé, di come abbia affrontato e spesso superato pregiudizi o immagini preconfezionate della realtà che stava raccontando. 'Generazione senza padri' è un libro informato sui fatti ma anche candido, che racconta quanto sta accadendo e lo confronta con quel che l'autrice (o la stampa italiana ed occidentale) sapeva prima di immergersi in questi conflitti. E con le sue reazioni a quanto vede. Un viaggio personale senza reticenze, che aiuta anche il lettore a scoprire volti inattesi del Medio Oriente e del mondo arabo. (ANSAmed).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it