La Catalogna a Roma, tra musica, cinema e letteratura

ROMA - Il grande scrittore in lingua catalana Josep Pla, definiva la Catalogna come "la regione più occidentale d'Italia". Un'affinità che viene esplorata dalla prima edizione del Festival Della Cultura Catalana, a Roma da oggi al 18 aprile. Il progetto, un percorso tra letteratura, cinema e musica, è nato da un'idea Luca Bellizzi, Capo della Delegazione in Italia del governo della Catalogna: "Vogliamo fare conoscere la nostra cultura all'Italia" spiega. Ad aprire il festival (Casa delle letterature alle 18) è la presentazione de 'Il romanzo di San Jordi' di Marius Serra (pubblicato in Italia da Marcos y Marcos), sguardo satirico al mondo letterario. Cinema protagonista al Farnese, fra gli altri, con il delicato racconto tra infanzia, lutto e resilienza, Estate 1993 di Carla Simon, premiato nel 2017 alla Berlinale come miglior film d'esordio. Inoltre il regista Pau Durà presenterà il suo Formentera Lady, storia di riscoperta della paternità.
Sotto i riflettori al Festival anche Incerta Gloria di Joan Sales, considerato uno dei più grandi romanzi catalani del 20/o secolo. La presentazione abbinerà cinema e letteratura, con la proiezione dell'omonimo film di Agustì Villaroga, sull'intreccio delle voci di tre personaggi sentimentalmente legati tra loro.
Nell'ultimo giorno, spazio all'incontro con la scrittrice Coia Valls (Il mercante di stoffe e Amore proibito) e in serata il il concerto dell'Eva Fernàndez Trio, guidato da Eva Fernàndez è una sassofonista e cantante, giovane promessa del jazz catalano. Il Festival arriva pochi giorni prima della Festa di Sant Jordi, patrono della Catalogna che sconfisse il drago e poi colse una rosa dal cespuglio germogliato dal sangue del mostro da donare alla principessa liberata di nome Sabra. Una tradizione festeggiata il 23 aprile dai catalani, durante la quale le strade delle città e dei paesi si popolano di bancarelle piene di libri e rose e di gente pronta a comprarli per regalarli alle persone amate.