RABAT - Otto dive della scena musicale africana, riunite per combattere la violenza sulle donne sono al centro del programma di 'Mawazine-Rytmes du monde', il festival di scena a Rabat dal 21 al 29 giugno. Le 'Amazzoni d'Africa', tra le più grandi voci femminili del continente, da Kandi Kouyatè a Rokia Koné a Mamani Keita a Nneka, occuperanno la scena della kermesse musicale più attesa in Marocco, 9 giorni di fila dedicati quest'anno prevalentemente ai talenti di casa. La 18ma edizione del festival porta sulla scena del Bouregreg l'hip-hop di Soweto con i 'BCUC' e il loro cocktail afro-beat, la musica elettronica dei congolesi Kokoko e la rapper sudafricana Sho Madjozi che canta in swahili. Tra i più attesi, Kery James, il cantante impegnato politicamente che ha scagliato parole di fuoco contro gli Usa di Donald Trump. Sarà a Rabat probabilmente in contemporanea all'uscita su Netflix del suo attesissimo film 'Banlieusards' presentato con poche parole dall'artista: "Non sono spettatore della mia vita, ne sono il protagonista. Sopravvivo agli incubi, fino a che le mie idee non diventano progetti". Le Amazzoni africane si esibiscono il 24 giugno e ognuna per il proprio paese, Mali, Benin, Nigeria o Gabon che sia, daranno voce alle donne vittime di barbarie. Il concerto di chiusura è affidato a Koba LaD, freestyler tenebroso che con il suo ultimo album, 'VII', uscito alla fine del 2018, ha già vinto un disco d'oro. (ANSAmed)
Leggi l'articolo completo su ANSA.itRabat, al festival Mawazine la voce delle Amazzoni d'Africa
Il collettivo di voci femminili contro la violenza sulle donne