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Mediterraneo Downtown, tutta la ricchezza di un mare

Successo per la tre giorni del festival sul 'Med contemporaneo'

Redazione Ansa

PRATO - Il Mediterraneo contemporaneo è una fonte inesauribile di spunti, tra culture, storie, lotte per i diritti, musica e informazione: il festival Mediterraneo Downtown di Prato, ha chiuso con successo la sua terza edizione, organizzata dalla onlus Cospe, con il sostegno del comune di Prato e della Regione Toscana, una tre giorni nella quale ha cercato di toccare una miriade di temi a cavallo tra le due sponde del Mare, con ospiti, concerti, letture e racconti.
Il via è stato dato dal dialogo tra i due scrittori Tahar Ben Jelloun e Sandro Veronesi, che hanno affrontato le molte sfumature del Mediterraneo, tra attualità e letteratura, e tra i momenti più coinvolgenti, nella serata di venerdì, c'è stato il concerto di Nada, aperto da Angela Baraldi. Ma nel frattempo si srotolavano, nella piazza del Comune, i racconti di alcune della città fondamentali che caratterizzano il Mediterraneo: Atene, Matera, Barcellona, Tunisi. E poi i dibattiti al Museo del Tessuto, come quello sul cibo ("Il buono,il giusto e l'alternativo"), quello sulle "Economie mediterranee", un focus sugli immigrati che in Italia hanno creato imprese e posti di lavoro, o quello sul delicato tema dell'informazione in zone difficili come il Medio Oriente, con le testimonianze della giornalista palestinese Khouloud Massalha, di Riccardo Noury di Amnesty International e del sacerdote Ibrahim Alsabagh. Una serata, quella di sabato, in cui lo scrittore Paolo Di Paolo ha raccontato le sfaccettature del Mediterraneo con un'intensa lettura da "Breviario Mediterraneo" di Predrag Matvejevic. A latere, una cena con oltre cento partecipanti a sostegno della mensa Giorgio La Pira, che ogni giorno prepara pasti per centinaia di bisognosi, ma che in questa occasione ha voluto trovare fondi per i posti letto per coloro che, a causa del cosiddetto 'decreto sicurezza', sono stati espulsi dai centri di accoglienza e non sanno dove andare a dormire.
Infine, domenica, dopo un concerto all'alba di Marzouk Mejri e Charles Ferris, una riflessione sull'"Urbano mediterraneo", ovvero la rigenerazione delle città, e una performance dell'attore Antonio Cederna, tra i protagonisti del film 'Mediterraneo', che ha proposto un estratto dal suo monologo teatrale "Mediterraneo Express".
"Ancora una volta, a Prato, si è visto il Mediterraneo - dichiara Giorgio Menchini, presidente COSPE - Quello del dialogo, delle culture, della vicinanza. Questo festival, nato per mettere in luce le tante relazioni esistenti e riannodare i nodi che li legano come popoli che hanno una casa e un destino comune, ha dimostrato la sua vitalità e la sua funzione di collante. Senza omettere le criticità ma anzi sottolineando le sfide che ci attendono ma che, insieme, possiamo affrontare.
Dopo la terza edizione ci sentiamo di dire che il viaggio continua". 

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