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Middle East Now, 10 anni per festival cultura mediorientale

Cinema, arte, musica, teatro e cibo in programma

Redazione Ansa

ROMA - Edizione speciale per i 10 anni di Middle East Now: dal 2 al 7 aprile 2019 a Firenze torna la rassegna che presenta le espressioni più contemporanee della cultura mediorientale, grazie a un ricco programma di cinema, arte, musica, incontri, teatro, progetti sociali e cibo. Il festival internazionale, ideato e organizzato dall'associazione culturale Map of Creation, si terrà tra Cinema La Compagnia, Cinema Stensen, Teatro Cantiere Florida, Fondazione Studio Marangoni e altri spazi cittadini.

"In questi dieci anni di Middle East Now abbiamo cercato di raccontare il Medio Oriente con uno sguardo nuovo - dicono Lisa Chiari e Roberto Ruta, fondatori e direttori artistici del festival - fatto di storie di uomini e donne che vivono in paesi diversi dal nostro, con delle loro specifiche culture e situazioni politico-sociali, ma che in tutto e per tutto hanno grandi affinità con le nostre vite quotidiane. Abbiamo cercato di raccontare il Medio Oriente oltre gli stereotipi e i pregiudizi, presentando a Firenze le forme più avanzate del cinema e della cultura contemporanea che arriva da quest'area del mondo, perché crediamo che siano lo strumento più forte per creare un ponte culturale e costruire l'integrazione sociale.

Oggi più che mai questa è un'esigenza indispensabile: in un momento storico dominato da contrapposizioni e pregiudizi, una finestra sulla cultura e sulla creatività dal Middle East serve a guardare a un futuro che speriamo migliore".

Il festival dedica un focus al grande regista iraniano Asghar Farhadi, due volte Premio Oscar per il miglior film straniero con Una Separazione e Il Cliente. A Firenze presenterà alcuni lungometraggi che lo hanno portato alla celebrità internazionale - Fireworks Wednesday (2006), About Elly (2009), Una Separazione (2011), Il Passato (2013), Il Cliente (2016) - e terrà una Master Class aperta al pubblico sabato 6 aprile alle 11.00 al Cinema La Compagnia, insieme all'attore Babak Karimi, protagonista di tanti dei suoi film più famosi.

Tema del decennale è Remix: remix come appropriazione e reinterpretazione di input e contenuti culturali per creare qualcosa di nuovo, un "modo di fare" arte e cultura molto comune in Medio Oriente oggi. Ma "Remix" anche per analizzare ciò che il festival ha fatto in questi primi dieci anni e guardare al futuro con uno spirito sempre nuovo.

In programma 44 film premiati nei migliori festival internazionali, di cui 26 anteprime italiane, 10 anteprime internazionali, 1 anteprima mondiale, da Afghanistan, Algeria, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi, Kurdistan, Kuwait, Iran, Iraq, Israele, Libano, Palestina, Siria, Tunisia, Turchia. Tra questi: dall'Afghanistan A Thousand Girls Like Me (2018) di Sahra Mosawi-Mani, documentario in anteprima italiana sulla forza di una donna afgana nel denunciare le violenze subite in famiglia; dall'Arabia Saudita la black comedy Amra and the Second Marriage (2018) di Mahmoud Sabbagh, storia di Amra, una donna di mezza età alle prese con il secondo matrimonio del suo attempato marito; Humanity on Trial di Jonas Bruun (2019), sulla vicenda incredibile del giovane attivista danese Salam, che mentre è in Grecia per cercare di salvare i rifugiati siriani naufraghi nell'Egeo, viene arrestato con l'accusa di traffico di esseri umani e risucchiato in un processo lungo diversi anni.

(ANSAmed).

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