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A Tunisi "Y la vida va. Quanta Italia nel tango argentino"

Il tango protagonista il 13 marzo al Teatro Municipale

Redazione Ansa

TUNISI - La grande comunità italiana in Argentina ha fortemente influenzato la nascita e l'evoluzione del tango nel corso degli anni, dal punto di vista linguistico e da quello dei temi trattati. Un contributo fondamentale narrato sotto forma di ballo nello spettacolo "Y la vida va. Quanta Italia nel tango argentino", che andrà in scena il 13 marzo prossimo al Teatro Municipale di Tunisi. Un omaggio a tutto ciò che l'Italia ha apportato al tango e ai suoi legami con il nuovo genere musicale del tango melodico, nato in Italia negli anni Venti.

Lo spettacolo, organizzato dall'Ambasciata d'Italia-Istituto Italiano di Cultura a Tunisi, e dall'Ambasciata argentina in Tunisia, è anche un inno alla contaminazione culturale, all'incontro e allo scambio. Protagonisti sul palco saranno infatti Myriam Nouri Ammar, ballerina e artista franco-tunisina, Ricardo Labriola, noto ballerino argentino di origini italiane, Antonello Maio, talentuoso ed eclettico pianista italiano da sempre appassionato di tango e Ombretta Macchi, soprano italo-francese con radici tunisine, che ha trovato nell'universo del tango una seconda pelle. "Tanghi tradizionali celeberrimi - tra i quali Volver, Caminito, Sur, Naranjo en flor - ripercorreranno il tema della nostalgia profonda, autentico e solido ponte tra le due culture e dialogheranno con alcuni tanghi tipicamente italiani di grandi autori come Cherubini e Bixio, i cui Tango delle capinere e Violino tzigano verranno presentati nella trascrizione preziosa del compositore Egisto Macchi", precisa Ombretta Macchi in una nota di presentazione dello spettacolo.

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