(di Massimo Lomonaco)
(ANSAmed) - TEL AVIV, 14 GEN - Quello dell'Europa con Israele
è un "rapporto misterioso" che deve essere rinnovato sulla base
di una migliore comprensione storica e politica dello stato
ebraico. Ne è convinta la giornalista Fiamma Nirenstein che ha
anticipato all'ANSA i contenuti del libro 'Mission impossible.
Repairing the ties between Israel and Europe' (pubblicato dal
'Jerusalem Center for Pubblic Affair'), che sarà presentato
domani a Gerusalemme.
Indagine a più voci - e tra gli italiani, oltre Nirenstein
anche l'ex ambasciatore Giulio Maria Terzi e Marco Carrai - il
cui senso "è un'accurata e appassionata ricerca dei motivi per
cui la Ue non va d'accordo con Israele mentre, in realtà, l'uno
ha bisogno dell'altro". Se i rapporti bilaterali di ogni paese
con Israele sono "ottimi", non è altrettanto vero per quelli
politici e morali tra l'istituzione Ue e Israele che peraltro
hanno un solido scambio economico. "Un paese - ha spiegato
Nirenstein - che appare come 'perseguitato' dall'Europa, oggetto
di un persistente rifiuto e di una critica che parte dalla
fantasia che se non c'è la pace con i palestinesi la colpa sia
di Israele. E la ragione è individuata nell'occupazione dei
Territori dimenticando - ha proseguito - che quei Territori
Israele ha accettato di restituirli e che sono stati i
Palestinesi a non volerli". C'e' poi da parte dell'Europa una
pratica del "doppio standard" oramai - ha sottolineato
Nirenstein - "inaccettabile". "La Ue pratica per esempio
l'etichettatura dei prodotti israeliani che vengono da
Territori, ma non fa lo stesso in diversi casi eclatanti: per la
Turchia con Cipro, per il Marocco con il Sahara e per molti
altri".
Il libro "è un elenco di problemi" ma con l'ambizione di
indicare alcune soluzioni anche perchè Israele e la Ue "sono
invece utili l'uno all'altro". "In particolare, l'Europa - ha
detto Nirenstein - ha bisogno dell'innovazione, della
tecnologia, del know how nella lotta al terrorismo di Israele.
Senza dimenticare l'immigrazione, con il controllo e l'aiuto
dati da Israele ai paesi africani. Basti pensare cosa farebbe
l'Egitto se Israele non lo aiutasse nella lotta all'Isis nel
Sinai". La Ue - ha detto ancora - ha una maggioranza
"spezzettata" che spesso ritrova compattezza quasi solo su
Israele. "La Mogherini - ha concluso Nirenstein che sta
preparando un libro sull'etica dell'immigrazione - di questo ne
ha approfittato, ma è sperabile che le prossime elezioni europee
rappresentino il punto di svolta in questo rapporto malato".
(ANSAmed).
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Nirenstein, il rapporto 'misterioso' tra Ue e Israele
E' 'Mission impossibile', ma voto potrebbe cambiare situazione