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Danza: a Tunisi va in scena lo spettacolo 'Didone ed Enea'

Progetto di sperimentazione artistica con Oplas Danza Umbria

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 10 DIC - Va in scena mercoledì 12 dicembre, alla Citè de la Cultura di Tunisi, lo spettacolo di danza 'Didone ed Enea' di Oplas/Centro Regionale della Danza Umbria con il contributo dell'Istituto Italiano di Cultura di Tunisi. Reinterpretando il libretto dell'opera originale di Purcell, dei giovani si trovano a raccontarsi, tutti in cerchio, le proprie storie personali (dove ognuno di essi rappresenta uno dei personaggi principali dell'opera: Didone, Enea, Belinda, Mercurio, le streghe, i compagni di Enea): raccontare per liberarsi, per andare oltre la forza del destino, per autodeterminarsi. 'Didone ed Enea' è parte di un progetto artistico e sociale - "Dialogues" - che ha per oggetto la trasmigrazione dei popoli, l'integrazione e l'inclusione sociale: tema affrontato sulla base del dialogo fra le diverse culture del Mediterraneo. Didone (o Elissa) è una figura mitologica: persona di grande importanza, è la fondatrice e prima regina di Cartagine ed ancor prima del regno fenicio di Tiro. Secondo la narrazione virgiliana dell'Eneide si innamorò dell'eroe troiano Enea, figlio di Anchise, quando quest'ultimo si rifugiò a Cartagine prima di arrivare nel Lazio e a lui si concesse in sposa.

Disperata per la partenza improvvisa di Enea, costretto dal Fato, Didone si uccise con la spada di Enea, chiedendo al suo popolo di vendicarla. Il balletto proposto da Oplas rintraccia il libretto di Nahum Tate della celeberrima opera di Purcell, ed esprime - trasportato in un epoca contemporanea - un dramma che ancora oggi è sotto i nostri occhi, unendo indissolubilmente le due sponde di uno stesso mare. In scena, oltre ai danzatori di Oplas, l'ensemble del Balletto dell'Opera di Tunisi e del Nouveau Ballet Tunisien, in un progetto di coesione e sperimentazione che rappresenta per la Tunisia un primo e vero approccio di contaminazione artistica. Lo spettacolo di Tunisi rientra nell'ambito della 20esima edizione delle Giornate Teatrali di Cartagine (Jtc). (ANSAmed)

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