(ANSAmed) - IL CAIRO, 5 DIC - Nuovo gran consulto al Cairo
delle missioni archeologiche italiane attive in Medio Oriente e
Africa settentrionale (l'area MENA): dopo una prima conferenza
tenuta l'anno scorso sempre nella capitale egiziana, una
sessantina di archeologi italiani tornano ad incontrarsi per
quattro giorni da oggi fino a sabato 8 dicembre in un convegno
ancora più imponente dal titolo "L'archeologia italiana in
Egitto e nei Paesi Mena" (IAM2).
La conferenza, accompagnata da una mostra documentaria sul
lavoro delle spedizioni italiane, è strutturata in una sessione
d'apertura con sei "discorsi-chiave" tenuti da "famosi
egittologi egiziani ed italiani" e da otto "tavole rotonde",
emerge dal programma.
I temi sono "quale archeologia oggi?"; l'"Archeologia
multidisciplinare" con le sue tecnologie, scienze applicate e
documentazione; la conservazione e accesso ai siti archeologici;
la capacità formativa delle missioni italiane; la valorizzazione
turistica dei siti; gli archivi; le "potenzialità e sfide" poste
dalla globalizzazione per il settore; le attività degli istituti
archeologici stranieri in Egitto.
I primi due discorsi-chiave sono tenuti dal segretario
generale dell'Alto consiglio delle Antichità egiziano, Mustafa
Wasiry (sulle più recenti scoperte fatte in Egitto), e da
Patrizia Piacentini, professore ordinario di Egittologia presso
l'Università degli Studi di Milano (sul ruolo degli archivi).
La IAM2, organizzata dal Centro archeologico italiano e
dall'Istituto italiano di cultura del Cairo, viene aperta al
ministero delle Antichità egiziano per poi proseguire in un
hotel. La mostra é all'Istituto di cultura. (ANSAmed).
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L'archeologia italiana in Egitto, un confronto al Cairo
Incontro fra le missioni in Medio Oriente e Nordafrica