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Da Paestum l'alleanza dei siti, da Gerusalemme a Roma

A Borsa Turismo Archeologico il piano Mibac per digitalizzazione

Redazione Ansa

NAPOLI - Gerusalemme e i luoghi del Vecchio e del Nuovo Testamento; Angkor che è il sito archeologico più grande del mondo con i suoi 200 ettari; il Colosseo e l'identità italiana, Troia e la sua incursione nel mito. Quattro grandi siti che raccontano la storia dell'umanità sono stati messi a confronto alla XXI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, che si è chiusa ieri dopo quattro giornate ricche di incontri e riflessioni. Da Gerusalemme è arrivato il racconto della gestione dei siti sacri tra conservazione e ricerca come la recente scoperta di un mosaico di età bizantina. Dal confronto tra Angkor Wat e il Colosseo, l'identità della Cambogia e quella dell'Italia e, tra Azedine Beschaouch Segretario Scientifico del Comitato Internazionale di Coordinamento per la Salvaguardia e lo Sviluppo della Cambogia, e Alfonsina Russo Direttore del Parco Archeologico del Colosseo, è nata l'ipotesi di un nuovo gemellaggio da lanciare nei prossimi mesi, mentre agli operatori internazionali del turismo culturale è stato presentato il nuovo museo dal design moderno nell'area archeologica di Troia in Turchia.
Ma l'archeologia guarda anche al futuro come dimostra il piano di digitalizzazione lanciato dall'Italia: "La digitalizzazione sarà al centro del nuovo e inedito piano di strategia triennale per il patrimonio culturale italiano custodito nei musei. Il piano, in questi giorni in fase di stesura, partirà dal 2019", ha annunciato Annarita Orsini della Direzione Generale Musei del MiBAC. "È una vera sfida capire e dare una risposta su a che punto siamo con la digitalizzazione nei Musei - ha evidenziato - è stato fatto tantissimo ma ad oggi il patrimonio culturale è ancora inespresso e sottovalutato, e per rivalutarlo occorre una governance sostenibile. Il nuovo piano, che vede la nostra Direzione Generale lavorare a stretto contatto con l'Agenzia per l'Italia digitale e il Sistema musei nazionali, punta a mettere in rete circa seimila musei italiani". Per farlo, saranno messi a punto e forniti, in collaborazione con il CNR, provider di base per far si che tutti abbiano un sito web, con policy chiare, regole e tecniche standard delle piattaforme, un approccio data analytics, oltre a soluzioni innovative per catturare i visitatori virtuali e convertirli, grazie all'esperienza online, in visite reali.

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