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MedFilm Festival: Ilaria Cucchi consegnerà premio ad Amnesty

Presidente Vocca, lei è l'Antigone dei nostri giorni

Redazione Ansa

ROMA - Sarà Ilaria Cucchi a consegnare il prossimo 9 novembre il premio Koinè del MedFilm Festival (9-18 novembre a Roma) ad Amnesty International. Lo rende noto l'organizzazione del festival del cinema mediterraneo, giunto alla sua 24.ma edizione, ricordando che il premio è stato assegnato "per la forte determinazione (di Amnesty) nel chiedere ai leader europei di riformare il sistema di asilo in maniera equa ed efficiente e per la capacità di intervenire in modo innovativo in situazioni di emarginazione e grave disagio, ponendosi il duplice obiettivo della tutela dei diritti e della formazione dei più giovani, stimolando la curiosità alla diversità culturale e sociale. In un contesto come quello attuale, attraversato da profonde crisi, la capacità progettuale e di lavoro di rete di Amnesty International è un esempio di impegno e tenacia, per continuare a credere profondamente nella dignità dell'essere umano e a combattere per i diritti di tutti." Per la sezione italiana dell'organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani "il premio Koinè è un riconoscimento che Amnesty International apprezza particolarmente, così come il contesto nel quale viene conferito, il MedFilm Festival: il Mediterraneo come luogo d'incontro e non solo di sciagura, ambiente ricco di produzione di cultura, le cui sponde non solo ospitano dolore ma fervono di attivismo e di aspettative".

E sarà dunque Ilaria Cucchi - protagonista in prima persona della battaglia per il diritto alla verità sulla tragica vicenda di suo fratello Stefano - a consegnare il premio, durante la cerimonia inaugurale del 24° MedFilm Festival, in programma venerdì sera al Cinema Savoy della capitale. "Esprimo un sincero sentimento di gratitudine umana e professionale a Ilaria Cucchi per aver accettato il nostro invito - dice Ginella Vocca, presidente del MedFilm Festival, - Ilaria Cucchi è l'Antigone dei nostri giorni. E ci ricorda che la cultura non può fare a meno di confrontarsi con le vicende umane che la realtà impone alla creazione artistica". (ANSAmed).

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