(ANSAmed) - MADRID, 11 SET - Era il 19 novembre 1819 quando
il Museo del Prado di Madrid, progettato dall'architetto Juan de
Villanueva, aprì le porte al pubblico esponendo 311 opere della
Collezione Reale, tutte di artisti spagnoli. Due secoli dopo,
durante i quali ha subito numerose trasformazioni
architettoniche, ampliamenti dello spazio espositivo e delle
collezioni fino a raggiungere 29.000 opere, la pinacoteca scalda
i motori per commemorare il suo bicentenario, con un programma
speciale di oltre 100 attività, che durante un anno, illustrerà
il cammino percorso dagli inizi ai nostri giorni.
"Una straordinaria opportunità per riflettere sul passato,
sul presente e sul futuro dell'istituzione e per avvicinare il
museo al maggior numero possibile di cittadini", ha rilevato il
ministro spagnolo di Cultura e Sport, José Guirao, intervenuto
oggi alla conferenza stampa di presentazione del programma,
assieme al presidente del Real Patronado del Museo del Prado
José Pedro Perez-Lorca, e al direttore Miguel Falomir.
Il fischio di partenza, il prossimo 19 novembre, con la
mostra commemorativa "Museo del Prado 1819-2019. Un lugar de
memoria' (un luogo di memoria, ndr), un itinerario attraverso la
storia del museo, dalla nazionalizzazione delle collezioni reali
alla Guerra Civile, con la progressiva acquisizione di opere
propiziata da organismi pubblici o da donanti privati.
"L'esposizione enfatizzerà l'importanza della pinacoteca
madrileña nello sviluppo dell'arte contemporanea, con
l'esposizione di opere di Manet, Renoir, Sargent, Picasso, Miró,
Gris, Saura, o Pollock", ha spiegato il direttore del Prado,
Miguel Falomir.
Nell'anno in cui si celebrano anche i 150 anni della
conversione del Museo Reale in Museo Nazionale (1868), in
programma un'esposizione centrata sulla pittura di Antonio
Gisbert, 'Fusilamiento de Torrijios y sus compañeros' (dal 23
marzo al 30 giugno 2019), sulla pittura nella storia di Spagna.
'Confluencias: Velazquez, Rembrandt, Vermeer y los Siglos de Oro
español y olandes', è invece il titolo della grande esposizione
dedicata alla pittura olandese e spagnola della fine del XVI e
del XVII secolo (dal 25 giugno al 29 settembre 2019), curata dal
Capo di conservazione della pittura fiamminga e della Scuola del
Nord del Prado, Alejando Vergara. Un luogo speciale sarà
riservato ai disegni di Goya, del quale la pinacoteca madrilena
conserva la maggiore collezione al mondo, con la mostra 'Solo la
voluntad me sobra. Dibujos de Goya', dal 19 novembre 2019 al 16
febbraio 2020 nell'agenda delle 14 esposizioni temporanee. Che
includeranno mostre dedicate a maestri come Velazquez,
Rembrandt, Goya, Fra Angelico e Sofonisba Anguissola e Lavinia
Fontana, due delle artiste donne più importanti dell'arte
occidentale.
La celebrazione del Bicentenario prevede infine che il Prado
viaggi per l'intera penisola iberica, con il programma 'De gira
por España' e l'esposizione di un'opera maestra delle proprie
collezioni in tutte le regioni iberiche e nelle città autonome
di Ceuta e Melilla; e le iniziative 'El Prado en las calles' e
'Hoy toca al Prado', per avvicinare il patrimonio artistico e i
programmi educativi dell'istituzione a tutto il territorio
spagnolo.
Per la commemorazione dell'efemeride, ha ricordato Falomir, il
Prado conta su uno stanziamento di 12 milioni di euro, dei quali
l'80% proveniente dal Bilancio del museo e il 20% da
sponsorizzazioni di imprese en enti.
(ANSAmed)
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Arte: Il Prado celebra bicentenario con oltre cento attività
Dal 19 novembre, in programma 3 grandi mostre e 14 temporanee