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Medina Azahara, la Versailles musulmana, salvata dall'Unesco

Attesa ripresa scavi dopo inclusione patrimonio World Heritage

Redazione Ansa

MADRID - In meno di un secolo passò dallo splendore all'oblio, ma ha mantenuto la memoria degli antichi fasti nel nome: Medina Azahara, Madinat Al-Zahra, che in arabo significa la città che brilla. La Versailles musulmana ai piedi della Sierra Morena, che fu una residenza dei califfi omayyadi fra il X e l'XI secolo, è stata appena designata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. E' il 47º sito spagnolo incluso nella lista della World Heritage. Tuttavia, la mancanza di fondi e la paralisi delle opere di restauro dal 2009, a causa della crisi finanziaria, hanno mantenuto la città a 8 km a ovest di Cordoba sull'orlo della rovina, nonostante il sostegno di associazioni internazionali.

La dichiarazione di Patrimonio Universale può rappresentare ora la sua salvezza, dato che gli esperti in conservazione sperano serva perché l'amministrazione andalusa e quella statale aprano cassa per sbloccare gli scavi e completare il recupero del sito archeologico. "Se tutto va bene, in autunno sarà firmato il nuovo accordo per ricominciare le opere, ferme da tre anni", spiegano alla World Monuments Foundation, privata, che ha investito un milione di euro nel recupero del Salón Rico, a fronte del mezzo milione destinato dalla Giunta regionale. "Prima della paralisi - ricordano - abbiamo recuperato oltre 5mila frammenti di colonne, capitelli e decorazioni dei tipici motivi vegetali in arabeschi minuti, con gli atauriques, le lastre di marmo intagliate per l'estrazione della pietra. Tutto il materiale è stato catalogato e ordinato, in attesa di ricollocarlo su facciate e pavimenti marmorei. Speriamo di poter recuperare parzialmente il Salón Rico, del quale solo il 30% è arrivato a noi", aggiungono.

(ANSAmed)

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