(ANSAmed) - PRATO, 4 MAG - I migranti "sono dei sopravvissuti
che si avventurano nelle nostre montagne, dopo aver attraversato
il deserto e i mari nei quali molti hanno perso la vita e altri
sono stati salvati da marinai", mentre gli abitanti delle
montagne "sanno che non si abbandona mai qualcuno in
difficoltà". Con queste parole la guida alpina francese, Benoit
Ducos, insieme ai volontari Anne Moutte e Pierre Mumber della
associazione Tous Migrants, hanno accolto il premio Mediterraneo
di Pace, conferito al Festival Mediterraneo Downtown di Prato.
Benoit Ducos è la guida alpina indagata dalla magistratura
transalpina per aver soccorso, il 17 marzo scorso, una famiglia
di migranti al confine tra l'Italia e la Francia. E per aver
trasportato la donna incinta a bordo della propria auto
all'ospedale più vicino. Per questo è stato indagato per
favoreggiamento all'immigrazione clandestina.
La consegna del premio al Teatro Metastasio di Prato.
"La nostra inerzia, la nostra rassegnazione, il nostro
disinteresse, la nostra involontaria complicità - ha detto
Raffaele Palumbo, direttore artistico del Festival - sta
frapponendo una sorta di distanza di sicurezza tra noi e il
resto dei popoli del Mediterraneo. Il nostro Festival è un
piccolo contributo a generare un racconto comune e nuovo del
continente liquido, come lo chiama Braudel. Guardare gli altri
per guardarci allo specchio".
A organizzare il festival Cospe onlus, Regione Toscana,
Comune di Prato e i partner promotori, Libera, Amnesty
International Italia e Legambiente. (ANSAmed).
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Premio Mediterrraneo di Pace a Benoit Ducos e Tous Migrants
A Mediterraneo Downtown a Prato. 'Solidarietà non è un reato'