(ANSAmed) - ROMA, 23 APR - "Per anni al Mediterraneo è stata
attribuita la responsabilità e la colpa di uccidere esseri umani
in fuga e in cerca di una salvezza. Ma non è il mare a
ucciderli, non lo è mai stato. Piuttosto sono alcune politiche
adottate negli anni, l'innalzamento di muri e la
spregiudicatezza dei trafficanti di uomini. Il mare, per sua
stessa natura, ha solo celato quella colpa, rendendosi
inconsapevolmente complice di una delle più grandi tragedie
umane". Lo scrive Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa
Italiana (Cri) nella prefazione alla graphic novel
'Mediterraneo', disegnata da Luca Ferrara e scritta da Sergio
Nazzaro. L'opera uscirà giovedì 26 aprile, realizzata da Round
Robin Editrice con il sostegno della Cri.
"Il Mediterraneo se n'è andato, e ci ha lasciato la vergogna.
D'improvviso, senza alcuna spiegazione plausibile, diventa tutto
chiaro, visibile: il mare è scomparso, il Mediterraneo è
diventato una distesa di sabbia e cadaveri - affermano gli
autori -. Amalia è una bambina del mondo mediterraneo, un
massacro le ha portato via tutta la famiglia. C'è solo il suo
amico Giufà che può riconsegnarle una parvenza di vita. Amalia
intraprende il suo viaggio nel deserto del Mediterraneo, spiagge
che si sono tramutate in scogliere altissime da discendere,
fondali aridi che non conoscono fine, isole che spuntano come
speroni di roccia altissimi. Amalia è determinata, e il suo
viaggio diventa viaggio di formazione, di conoscenza, di
fantasmi che narrano di un mare che non c'è più. La meta è
sempre quella, l'Italia, la terra sicura, ormai cima di una
montagna tra le cime corrose dal sole".
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