(ANSAmed) - IL CAIRO, 17 APR - Il Direttore esecutivo
dell'Unità per la produzione delle repliche presso il ministero
delle Antichità egiziano, Amr El Tebie, ha confermato che - dopo
aver ricevuto l'approvazione del Consiglio delle Antichità - il
suo dipartimento "si sta attualmente preparando per
l'esposizione" di circa 250 "riproduzioni antiche nella città di
Viterbo". Lo ha segnalato il sito del quotidiano Youm 7 in linea
con altri media egiziani.
Il riferimento, implicito, è a un'iniziativa preannunciata
nel novembre scorso dalla Società Italiana di Beneficenza (Sib),
sponsor dell'iniziativa presentata come senza precedenti in
Italia.
Fonti della Sib hanno precisato ad ANSAmed l'esposizione
repliche di tesori archeologici egizi si terrà il Palazzo dei
Papi dal 24 giugno sino alla fine di ottobre (ma è possibile un
prolungamento).
Ad essere esposti in copie che si assicura saranno perfette,
viene confermato che dovrebbero essere fra l'altro l'intero
tesoro di Tutankhamon, con la sua celeberrima maschera mortuaria
d'oro, lapislazzuli e paste vitree, il sarcofago e cocchio del
faraone morto giovanissimo ma divenuto quintessenza
dell'egittomania.
Il presidente della Sib, il filantropo siciliano Eugenio
Benedetti Gaglio, a novembre aveva anticipato che
dell'esposizione faranno parte anche otto Sfingi in perfetta
replica marmorea di quelle del Viale Trionfale d'ingresso al
gran tempio di Karnak a Luxor. Del tesoro di Tutankhamon
verranno esposti pure il cofano coi vasi canopi, il celebre
'tronetto' faraonico, il grande 'naos' e la collezione dei
gioielli regali.
Le riproduzioni, alla fine della mostra, saranno messe in
vendita e in particolare per queste sfingi già tre cinque mesi
fa c'era "una pioggia di richieste", aveva rivelato il Cavaliere
di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Benedetti ha riferito di aver "personalmente invitato
all'inaugurazione il ministro delle Antichità di Egitto,
Onorevole Khaled El Enany il quale ne ha accettato la
possibilità".
Si tratta di grandi pezzi molto costosi e alla portata quindi
solo di aziende, istituzioni e facoltosi. Per coprire i costi
dell'organizzazione, i visitatori potranno acquistare anche
due-tremila repliche di oggetti di piccola dimensione, in
esatta conformità agli originali estratti dalle tombe egizie, e
tutti muniti di certificato di autenticità messi in vendita a
prezzi speciali" dal ministero delle Antichità egiziano, aveva
aggiunto l'ex-imprenditore.
L'aspetto economico, e' stato già sottolineato dalla
Fondazione, è però solo marginale: lo spirito dell'iniziativa è
quello di rinnovare il legame fra Italia ed Egitto attraverso
un'archeologia accessibile a quasi tutti e senza quindi dover
per forza andare al Cairo per ammirare i reperti. (ANSAmed).
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Egitto: via libera a 250 repliche tesori egizi per Viterbo
L'annuncio-conferma del ministero delle Antichità