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I ritmi di Eugenio Bennato fanno ballare anche il Cairo

Nell'ultimo concerto nordafricano del tour 'Da che sud è sud'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - IL CAIRO, 19 MAR - I ritmi travolgenti di Eugenio Bennato hanno spinto il pubblico a ballare anche nel concerto con cui ieri sera al Cairo si è chiusa la fase nordafricana del ciclo mondiale di concerti intitolato "Da che Sud è Sud": un tour che ha il dichiarato scopo di cancellare le frontiere con l'onda della musica. Nello spazio all'aperto dell'Opera del Cairo, la capitale egiziana dove mancava dal 2006, Bennato anche ieri sera ha dato vita all'estensione mediterranea del tour iniziato l'autunno scorso in grandi teatri italiani. Nei giorni scorsi la band sì era già esibita in Tunisia, Marocco e Algeria.

Tra il pubblico dell' Open Teather cairota c'erano anche molti musicisti egiziani come Yahia Khalil e Fathi Salama con i quali Bennato ha discusso "possibili collaborazioni", hanno rivelato ad ANSAmed fonti dell'IIci consulting, la società che assieme all'Istituto italiano di cultura ha organizzato il concerto. Le esibizioni di Bennato puntano dichiaratamente ad affrontare temi di attualità come il desiderio delle nuove generazioni di superare le frontiere imposte dalla storia, di viaggiare, conoscersi, esprimere sentimenti e costruire una vita di pace e di creativa coesistenza di culture ed etnie diverse. I temi vengono affrontati con una trasposizione musicale fatta attraverso strumenti, timbri e voci provenienti dai "vari sud del mondo" come quella di Mohammed El Aloui che anche suona l'oud, una sorta di mandola tipica orientale. Inserito nel programma "Italia, Culture, Mediterraneo" del ministero degli Affari esteri italiano, il ciclo proseguirà in altri paesi del Mediterraneo, per poi approdare nel resto dell'Africa e in America Latina. "Le canzoni composte e proposte mi risultano, a fine lavoro, come le pagine di un diario di viaggio, un viaggio realmente effettuato in giro per il mondo, dall'America del Sud e del Nord all'Africa dei tamburi e delle carovane della disperazione e della speranza, al Mediterraneo degli scambi e delle barriere, all'Estremo Oriente del mistero e delle leggende", ha commentato Bennato in un testo di presentazione del tour. "Ogni brano ha una sua storia e una sua identità, ma tutti sono accomunati dalla presenza, accanto alla mia voce narrante, di una voce che fa risuonare la musicalità di una lingua diversa, dal francese all'inglese, dallo spagnolo al brasiliano, e certamente all'arabo dalla forte valenza ritmica ed evocativa dei movimenti del presente", ha aggiunto l'artista che nel 1969 fondò la Nuova Compagnia di Canto Popolare e che la settimana scorsa ha compiuto 70 anni.

Sul palco c'é un gruppo di sei elementi che, impegnati con strumenti sia acustici che elettronici, si alternano con entrate e uscite di scena a seconda dei brani e momenti di recitazione, di danza e di interventi corali. L'artefice del progetto "Musicanova" e del movimento "Taranta Power" anche al Cairo ha proposto uno spettacolo che lega l'energia del concerto con la forza espressiva dell'azione teatrale, riferisce la presentazione. (ANSAmed).


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