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A Casa Araba Madrid l’arte di frontiera delle donne mondo arabo

Dall’8 marzo al 20 maggio la mostra Waste lands/terre deva

Una delle foto in mostra alla Casa Arabe

Redazione Ansa

MADRID - Le opere di dieci artiste che riflettono l'enorme diversità e complessità del mondo arabo-islamico sono protagoniste della mostra "Waste Lands/Terre Devastate", proposta dalla Casa Araba di Madrid in occasione dell'8 marzo. Curata da Piedad Solans, l'esposizione presenta fino al 20 maggio i lavori di donne di Afghanistan, Algeria, Azerbaigian, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Iran, Marocco, Libano e Palestina. "Offre la loro visione dei paesaggi e ambienti urbani, sociali e archeologici nei paesi distrutti o impoveriti dalle guerre, dalla speculazione, dalla spoliazione dalle grandi compagnie di gas e petrolio, dal terrorismo e dalle lotte locali politiche e religiose, espone la loro condizione di rifugiate o emigrate", come spiega la curatrice nell'introduzione alla mostra. Le artiste sono Tamara Abdul Hadi, Zoulikha Bouabdellah, Amina Benbouchta, Rana Effendi, Yara El-Sherbini, Mariam Ghani, Kinda Hassan, Larissa Sansour, Parastou Forouhar e Raeda Saadeh, e provengono da condizioni e storie molto diverse. "La condizione comune è quella di soggetti di frontiera, che abitano crocevia di culture, di lingue, di mondi multipli e dispersi", osserva ancora Piedad Solans. "Conoscono, attraverso la propria memoria e quella dei propri popoli, le migrazioni forzate, la guerra, l'esilio, l'essere straniere e tuttavia non accettano di essere vittime. Sono non solo sopravvissute - aggiunge la curatrice - sono cittadine, attiviste, viaggiatrici tra frontiere, distruttrici di muri ideologici, soggetti politici con uno sguardo non autoreferenziale". Waste lands/Terre devastate è un'esposizione coprodotta da San Telmo Museoa di San Sebastian e l'Es Baluard Museu d'Art Modern i Contemporani di Palma di Maiorca, con la collaborazione della Galleria La Caja Blanca (Palma di Maiorca), della Galleria Sabrina Amrani (Madrid), della Ryan Lee Galery (New York) e di Chitra Ganesh. (ANSAmed)

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