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Siria: partita ricostruzione suq e moschea Omayyadi Aleppo

Finanziata da Aga Khan, a Palermo il 2 marzo la presentazione

Redazione Ansa

PALERMO - Mentre la guerra continua in Siria, con i bombardamenti governativi sulla Ghuta orientale e gli scontri tra esercito turco e curdi nel nord, è già partito un progetto di ricostruzione, ad Aleppo. Un gruppo di ingegneri ed esperti italiani si è infatti trasferito nella città siriana per lavorare con le maestranze locali, trasmettendo loro le competenze necessarie per realizzare il restauro del suq, del minareto e della moschea degli Omayyadi, patrimonio UNESCO.

Un progetto finanziato da Aga Khan Trust for Culture, agenzia del network Aga Khan creato per rivitalizzare i paesi in via di sviluppo e impegnato soprattutto in Africa e Asia.

Il 2 marzo il progetto sarà presentato al mondo da Radwan Khawatmi, membro del board della Aga Khan Trust for Culture, a Palermo. Al suo fianco il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore alla Cultura Andrea Cusumano. Un'anteprima assoluta che dà ancora più valore alla natura del progetto di Palermo Capitale 2018, città dell'accoglienza, del sincretismo culturale, e della coesistenza pacifica tra i popoli.

Nell'occasione saranno illustrate le modalità di realizzazione dell'iniziativa, mostrati i modelli in scala e sarà proiettato un video-documentario sul progetto con alcune immagini girate da un drone tra le macerie della città.

Il restauro è già partito: si cerca di utilizzare al massimo i materiali originali e si stanno numerando le pietre salvate per poterle riposizionare al loro posto.

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