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Libia: analista, raid su Derna autogol per Haftar ed Egitto

Toaldo, troppi bambini uccisi. Ma per Haftar è un 'atto terroristico'

Redazione Ansa

IL CAIRO - Chiunque abbia compiuto il raid su Derna, con un drammatico bilancio di molte donne e bambini uccisi, rappresenta un "autogol" a livello di propaganda per il genere Khalifa Haftar impegnato ad insidiare Tripoli e ad imporre una soluzione militare alla crisi libica. Lo afferma Mattia Toaldo, analista dello European Council on Foreign Relations" (Ecfr) di Londra.

Oggi il generale Khalifa Haftar ha fatto smentire che siano stati propri aerei a compiere i raid che hanno ucciso, la scorsa notte a Derna, almeno 12 civili, tra donne e bambini.

Lo riferisce il sito Al Wasat citando un "comunicato televisivo" letto dal colonnello Ahmed Al Mismari, il portavoce dell'Esercito nazionale libico (Lna) di cui Haftar è comandante generale. Elmismari, nel presentare "profonde condoglianze alle famiglie delle vittime", senza fornire dettagli ha sostenuto che si è trattato di un "atto terroristico".

"Al di là delle smentite ufficiali dell'Lna" va notato che "in passato la città è stata bombardata sia dalla stessa Libyan National Army", l'esercito di Haftar, "che da forze egiziane", ha detto l'analista all'ANSA.

"Questo bombardamento avviene a pochi giorni dall'uccisione di decine di ufficiali egiziani nel deserto occidentale" che confina con la Libia "e il giorno dopo una riunione tra ufficiali dell'Lna e il nuovo capo di Stato maggiore egiziano Hijazi", sottolinea Toaldo. "Per entrambi i soggetti - ha concluso - l'elevato numero di vittime civili, soprattutto donne e bambini, è un autogol propagandistico proprio nel momento in cui Haftar sembra avere sempre meno ostacoli nell'avanzata verso Tripoli", ha concluso l'analista Ecfr. L'ultimo bilancio sulla strage, avvenuta in un quartiere residenziale della città assediata dalle forze di Haftar, è stato fornito dall'Unsmil, la Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia. Che ha anche ribadito che "attacchi diretti e indiscriminati contro civili sono proibiti dalla legge umanitaria internazionale".

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